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Francesco Mernini. Floating Architecture


Olograph Space II, (2010), courtesy Galleria Valentina Moncada

Ore 4,30 del mattino. Roma, quartiere Eur. Un uomo vaga solitario per le strade con una videocamera in mano. Attorno il silenzio, le prime luci dell’alba, un chiarore dorato pervade le strade, la terra e il cielo. Una grande costruzione imponente si staglia contro la luce e tutto si fonde insieme. E’ un istante, vuoto e senza tempo, in cui tutto si ferma, si congela e si eleva ad una dimensione ultraterrena.  Fa quasi paura per quanto l’edificio sia maestoso e austero. L’uomo ha ripreso ogni frammento di quell’istante.

Ore 18,30 Roma, via Margutta, galleria Valentina Moncada. Silenzio. Edifici, e facciate spiccano sul fondo bianco delle pareti.
Sono le opere dell’artista Francesco Mernini. Perno del suo lavoro, una profonda ricerca del rapporto fra lo spazio e il tempo, il passato e il presente, l’uomo e la natura. Una ricerca di per sé già impegnativa e ancor di più attraverso lo studio dell’architettura razionalista. La mostra Floating Architecture, curata da Gianluca Marziani, presenta 14 tele dipinte ad olio.
Soggetti principali sono edifici e frammenti dell’architettura razionalista romana, dal quartiere Eur a quello di Testaccio, dal Colosseo Quadrato al Palazzo delle Poste.
La nostra memoria storica, inevitabilmente, lega queste strutture all’età fascista e Mernini, in maniera precisa e analitica, studia e recupera le fondamenta di quest’estetica, fin risalendo agli antichi culti esoterici. Un percorso spirituale che ripercorre i testi Veda fino ad arrivare all’architettura razionalista. Le stesse strutture, infatti, caratterizzate da forme pure, lineari e simmetriche, presenti nei due momenti storici, ricoprono diverse valenze. Atte ad un’imposizione all’ordine e al controllo, legate al regime fascista in una e alla ricerca della perfezione e della sublimazione nell’altra.
Le opere di Mernini nascono da un video in movimento, dalla scelta di alcuni frame poi riproposti in pittura. La sua è una narrazione anche nel procedimento esecutivo, dal movimento al fermo immagine, esattamente come quando, alle 4 del mattino, la realtà si ferma trasformandosi in qualcosa di surreale.
L’artista recupera qui questo legame intrinseco ed estetico fra i due periodi storici, evidenziandone però il diverso utilizzo. Esprime l’errore d’interpretazione simbolica nell’architettura razionalista, a distanza di secoli, attraverso la rappresentazione di immagini sfocate, così come nella nostra memoria si nascondono i ricordi, e come interruzioni di un continuum simbolico, storico ed estetico, raffigurato dalla serialità ritmica delle colonne.


Multilevel Time, (2010), courtesy Galleria Valentina Moncada

In alcune opere, definite dallo stesso artista olografiche, il tempo e lo spazio si sovrappongono e il micro e il macro si fondono uno nell’altro. In altre, prodotte da un suo passato di riflessione “elettronica”, si trovano alterazioni delle immagine stesse, distorsioni di un sistema binario scientifico ed esatto come metafore dell’imprevisto, dell’agente esterno che sempre può inficiare la realtà mutandone il decorso.
L’esposizione si completa di un’installazione in marmo travertino e di Carrara, materiali privilegiati dall’architettura razionalista. Un cubo, ispirato ad edifici di un progetto urbano destinato al quartiere Eur e mai completato, si riflette su pareti specchiate, giocando sulla percezione ottica e dando vita ad un intero complesso edilizio seriale.


Olograph Space I, (2010), courtesy Galleria Valentina Moncada

Tanti blocchi marmorei, come piccole cellette, stanno l’uno a fianco dell’altro ponendo una sentita riflessione sull’identità e sulla conoscenza al cui centro vi è l’uomo.
Perfetto il connubio visivo fra il luogo d’esposizione e le opere. La galleria, infatti, cubica e bianca, originariamente era la sede di un rinomato studio fotografico e oggi le opere esposte di Mernini sono così minuziose da apparire proprio come fotografie.


Giorgia Salerno


Francesco Mernini | Floating Architecture
a cura di Gianluca Marziani
dal 5 novembre al 17 dicembre 2010
Galleria Valentina Moncada, via Margutta 54 - Roma
www.valentinamoncada.com

 

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