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Stanley Donwood | Tsò + Infidel

La Mondo Bizzarro Gallery non sarebbe degna di questo nome se non ci proponesse, anche questa volta, incontri ravvicinati con qualche inaspettato ospite. Ci sorprende prima con Stanley Donwood e la retrospettiva della sua vasta produzione di opere grafiche prodotte dalla metà degli anni Novanta fino al 2010 insieme ad una serie di nuove serigrafie realizzate appositamente per la prima esposizione romana 'Palimpsest' che segue altre mostre europee di grande risonanza (Red Maze, 2010, Schunck Heerlen, Olanda ; Dead Children Playing, 2006, Iguapop, Barcellona e London Views, 2006, Lazarides, Londra).

Stanley Donwood, Such a Pretty House. Serigrafia. Cortesy Mondo Bizzarro Gallery

Il grafico che ha creato cover ed immagini per la band dei Radiohead fin dal loro secondo album, convive freneticamente con il pittore, lo scultore e lo scrittore Donwood che, a sua volta, condivide l'identità con Dan Rickwood (il suo vero nome) ed, erroneamente, anche con lo stesso leader dei Radiohead Thom Yorke, conosciuto sui banchi di scuola, che ha lasciato traccia scritta tra le immagini dell'album 'Kid A' con lo pseudonimo di Dr. Tchock o Tchocky, con cui lo stesso Donwood veniva spesso identificato. Non è un caso, però, che le sue creazioni siano diventate il perfetto contraltare visivo delle melodie viscerali e sconfinate del gruppo musicale: nelle sue potenti immagini dominano scenari urbani alienati e alienanti, popolati da segni contraddittori, senza direzione ed orientamento, sotto cieli cupi e ambientazioni svuotate.

Uno dei sensi ricorrenti nella sua produzione artistica è proprio quello dell' orrore, che non è suscitato da visioni fantastiche e propriamente surreali, ma da una realtà tutt'altro che visionaria ed immaginifica. Sinteticamente potremmo cogliere queste sue produzioni più che altro come visualizzazioni apocalittiche di un paesaggio asettico e funereo (come in Cleft Mall Etching; Meter Oligarchy Etching; Prime Residential Etching ) altre volte come segnali di esistenze tristi e svuotate di ogni contenuto (Such A Pretty House; Happy Family). Le frecce, i segnali, le indicazioni e le scritte stampate presenti nelle sue immagini non offrono nessuna guida o via di fuga; lo stesso artista, intervistato in occasione della mostra, ha definito il suo lavoro una sorta di 'allarme, preoccupazione visiva'. E, per quanto la prospettiva nelle sue opere sia orrorifica e inquietante, lo sguardo non è teso a distaccarsi da queste visioni, anzi, è portato ad una condivisione scevra da drammi e patetismi, probabilmente perché la realtà protagonista nelle stampe e nelle serigrafie di Donwood diventa perfettamente aderente a quella che si presenta davanti ai nostri occhi.


Stanley Donwood, Cleft Mall, Acquaforte

Cortesy Mondo Bizzarro Gallery


Stanley Donwood,  Prime Residential, Acquaforte

Cortesy Mondo Bizzarro Gallery

Nella Project Room della Mondo Bizzarro Gallery vengono presentate ‘realtà surreali’, Città – Stato fantascientifiche, animali e personaggi ‘sottilmente crudeli’. Gli autori sono Tsò e Infidel: due artisti romani che collaborano da anni insieme pur avendo due stili esteticamente molto differenti, ma che presentano dei leitmotiv comuni: la tendenza miniaturistica, la passione per i dettagli e l’assenza del vuoto nello spazio dedicato all’opera, magari ne viene circondata, ma appena l’osservatore inizia a entrare nel groviglio di figure si perde, e non riesce neanche a catturare tutti i tratti senza risentire un po’ d’affanno.

Il primo, Tsò (Simone Motozzi) illustratore autodidatta lavora dalla fine degli anni ’90 ha un tratto sottile e leggero, a mio avviso molto più a suo agio con la china che non con l’olio, sceglie di ambientare le sue creature in mondi naturali, luminosi e spaventosi allo stesso tempo: mantidi religiose, uccelli e rane dal volto di donna; curiosi esseri alati ombelicati, zebre gialle…non stupirebbe ritrovarsi davanti un cosmopavone o un fantacervo magari!

Infidel, Subcube, Pizzeria. Micromina su carta. Cortesy Mondo Bizzarro Gallery

Infidel (Enrico D’Elia) preferisce invece l'ambientazione urbana, anche se snaturata, trasformata in un viluppo di carne e materia nel quale riconosciamo a stento la presenza di piccoli esseri umani, vi sfido ad esempio a trovare la scritta ‘Pizzeria’ all’interno del disegno, che poi dà anche il nome all’opera… Esordisce come fumettista sulla rivista ‘Kerosene’, la sua specialità sono le pitture in computergrafica e numerosi flyer per eventi dell’underground musicale e culturale romano. La sua versatilità lo porta anche a esibirsi come vj mixando dal vivo e proiettando grafiche animate a fianco di dj o musicisti.

Tsò, Polyspilota aeruginosa mantis, inchiostro di china su carta. Cortesy Mondo Bizzarro Gallery

I due artisti hanno una lunga carriera nell’Indipendente alle spalle. Da anni realizzano progetti legati al mondo dell'Underground musicale ed editoriale, entrambi collaborano infatti alla realizzazione del magazine romano di controcultura ‘Epoc - Ero Uroi’ ormai giunto al suo terzo anno di vita. Così definiscono la rivista: «L’importante è che non si pensi questa rivista solo per gente a cui si sta per sgovernare il cervello. Un contenitore con fumetti, racconti, rubriche ed approfondimenti. Storie buffe, macabre, non-sensismo, tenerezza e magia. Tutto ciò racchiuso in un mondo iper-reale ed iper-inventato che trasforma il modo d’ intendere le cose. Interdetti rimarrete incantati davanti agli eccessi d’intellettualismo e di enorme stupidità contenuta (contenuti) in questo contenitore. Sono rimaste ben poche cose magiche, ben poche che ci fanno ancora rimaner imbambolati.»

Nicoletta Guglielmucci | Chiara Ciucci Giuliani


Stanley Donwood , Palimpsest | TSO+ Infidel, Slightly Cruel
dal 13 novembre al 1 dicembre2010
Mondo Bizzarro Gallery, via Reggio Emilia 32 c/d - Roma
http://www.mondobizzarrogallery.com/home.asp

 

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