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Dentro l'occhio dell'Occidente. Diamante Faraldo


Africae,
Courtesy Oredaria

Presso la Galleria Oredaria dal 7 ottobre è in mostra ‘Dentro l’occhio dell’Occidente’, una mostra personale dedicata a Diamante Faraldo.
L’esposizione nasce da un ragionamento sulla cultura Occidentale, chiusa da sempre nella sua dimensione di autoreferenzialità.

I lavori esposti fanno parte di un unico grande percorso nel quale ogni opera rappresenta un frammento del mondo, l’unione di tutti questi frammenti porta alla creazione completa della mappa del nostro globo.
All’interno dello spazio espositivo si crea un percorso-vortice dotato di una forza circolare interna alle opere stesse. Tale percorso crea ‘lo sguardo obliquo dell’Occidente’.
Ci troviamo di fronte a Installazioni, sculture e disegni che ‘richiedono calma e raccoglimento, invitano a perdersi al loro interno, impongono la necessità di fermarsi a scrutarli attentamente per distinguere sfumature, dettagli e particolari celati dietro materiali atavici come il marmo nero del Belgio o contemporanei come la camera d’aria’.
Tutte le opere sono create grazie ad una commistione di materiali nobili e poveri. In alcune prevale di più tale contrasto, in altri soggiunge soprattutto la divisione geometrica dei territori. Territori ‘geometrizzati’, i cui confini tracciati non corrispondono a promontori o a distese d’acqua. Essi sono confini obbligati, confini di guerra, imposti e stabiliti dalle conquiste del colonialismo.

Il percorso inizia con un’immagine della Grande Africa, una forma del continente nero che non corrisponde all’attuale superficie,
ma è ripresa da quella tracciata dall’olandese Willem J. Blaeu nel 1635 proprio durante le prime spedizioni in Africa.
In Melancholia viene invece fuori la dipendenza dal petrolio, ci troviamo ancora davanti a due parallelepipedi neri su cui sono rappresentati gli emisferi.
Il culmine del percorso arriva però nella rappresentazione della grande mappa geografica messa al contrario. Rappresenta una visione distorta del mondo, deformata dal punto di vista dell’occidente, anomalo ed obsoleto.
Il senso di questa mostra nasce dal desiderio di cercare un confronto nuovo con il passato tramite nuove forme cercando di ‘ridisegnare una percezione e una cognizione alternativa delle cose, addentrandosi silenziosamente in contrapposizione alla mercificazione dell’immagine’.


Diamante Faraldo ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Napoli fino al 1984 quando cominciano le prime mostre personali a Napoli (Castel dell'Ovo) e a Grenoble in Francia. Nel 1986 si trasferisce a Berlino per approfondire gli studi artistici. Di ritorno dalla Germania si stabilisce a Milano dove tutt'ora vive e lavora.

Francesco Rao


Diamante Faraldo - Dentro l'occhio dell'occidente
dal 7 ottobre al 30 novembre 2010

Galleria Oredaria
Via Reggio Emilia 22/24 - Roma

www.oredaria.it

 

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