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In occasione della sua prima personale a Roma il giovane artista tedesco Philip Wiegard propone un’installazione site-specific all’interno della galleria Furini Arte Contemporanea, un lavoro che parte dalla frequentazione della casa-museo di de Chirico a piazza di Spagna e che prosegue un’indagine sul mondo dechirichiano iniziata qualche anno fa.
Wiegard lavora su più livelli: su quello percettivo attraverso la ricostruzione di “false” prospettive (dove il falso non è mimetizzato bensì accentuato), su quello concettuale attraverso la rielaborazione ambiguamente umoristica di culture ed atmosfere del passato. In Uomini-statua-oggetto l’artista riprende sia le ambientazioni metafisiche dei quadri de Chirico, sia le ambientazioni dal sapore retrò della sua casa-museo mettendo in scena un continuo gioco di rimandi tra le due diverse dimensioni: l’installazione La stanza del mistero</i> fa da quinta a Trovatore stanco</i> (2010), stampa su gelatina d’argento dove l’ibridismo del manichino sospeso tra uomo, statua ed oggetto viene rivisitato accentuando la fisicità e la purezza del corpo, quasi in contrasto con l’omonimo lavoro del 1970, opera satura di riferimenti alla classicità tipica del “manierismo” tardo dechirichiano. Nelle installazioni di Wiegard gli oggetti stranianti dei quadri di de Chirico sembrano vivere una seconda metafisica, sottratti un’altra volta alla loro funzionalità e ulteriormente distorti nello spazio attraverso una tridimensionalità precaria. Forse non verrà a crearsi un vero e proprio “incanto della visione” come descritto nel testo di presentazione, ma merita sicuramente questa mostra in corso fino al 5 giugno alla Furini Arte Contemporanea, una galleria che continua a presentare un’interessante programmazione portando a Roma giovani e promettenti artisti poco noti nel panorama italiano.
Valentina Fiore
Uomini-statua-oggetto - Philip Wiegard
dal 10 aprile al 5 giugno 2010
Furini Arte Contemporanea, Via Giulia 8 - Roma
