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Imi Knoebel, ovvero come fare arte astratta al giorno d'oggi e vivere contenti

Quello di Imi Knoebel è un razionalismo che non va di pari passo con la logica stringente della geometria. Un Mondrian meno impelagato nella definizione di griglie precise e sezioni auree, un Malevic su tre dimensioni. La fisicità tuttavia non sottrae forza alla natura inevitabilmente contemplativa delle opere; tridimensionalità che dunque non si caratterizza come un mero espediente per creare un effetto di maggior impatto. Le linee di Imi Knoebel sono dotate di un ritmo interno fatto di discontinuità e giustapposizioni: giustapposizioni di linee, piani, cromie. Forme astratte e colore vanno di pari passo in questo microcosmo (micro fino ad un certo punto: le opere sono quasi tutte 150x125x9) fatto di elementi geometrici regolari ma quasi mai paralleli o “in linea”: un ordine deflagrato, nel quale si percepisce la mano dell'uomo, un ordine non rigidamente (e nemmeno idealisticamente) costruttivista eppure in totale equilibrio. A metà strada fra mondo delle idee e umano difetto. Una sensibilità geometrica unita ad un'indole influenzata dalla voglia di caratterizzare lo spazio operativo del quadro, segnandolo con delle storture capaci di deviare il corso altrimenti “perfetto” dell'opera. I materiali contribuiscono a questa dialettica fra fredda esattezza e tocco umano: le stecche di alluminio che compongono il piano (anche se in realtà siamo su tre dimensioni) sono sottratte all'industrialità attraverso l'uso di colori acrilici che fanno percepire la presenza dell'artista. Il lavoro di Knoebel è certamente figlio di precedenti illustri (Mondrian, Malevic, ma anche Moholy-Nagy) senza per questo pagare un debito eccessivo, rilanciando anzi la riflessione sul senso dell'arte aniconica e astratta attraverso una ricerca coerente. In un sistema dell'arte rivolto alle forzature di shock apparenti non mi pare cosa da poco.

Saverio Verini


Der Deutsche - Imi Knoebel

a cura di Marco Meneguzzo

dal 13 aprile al 12 giugno 2010

Galleria Guidi Arte Contemporanea, vicolo di Sant'Onofrio 22 - Roma

www.galleriagiacomoguidi.com

 

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