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NATHANIEL MELLORS. THE SEVEN AGES OF BRITAIN TEASER

“The Seven Ages of Britain Teaser” è il video con cui Nathaniel Mellors (Doncaster, 1974), inaugura la sua prima personale in Italia. Questo lavoro è proprio quello che era stato commissionato all’artista inglese dalla BBC per la trasmissione “The Seven Ages of Britain” presentata dal famosissimo frontman David Dimbleby.  Ciò che è proposto nella sala principale di MONITOR è stato visto da migliaia di telespettatori in contesti e situazioni differenti. L’esistenza di destinatari così “distanti” rafforza il messaggio del visionario video di Mellors, che offre una riflessione sul linguaggio televisivo, sulla comunicazione standardizzata e sul suo ruolo nella società odierna.  Protagonisti di “The Seven Ages of Britain Teaser” sono una donna giunonica che lotta con Kadmus (nome che deriva da King Kadmus, l’inventore dell’alfabeto fonetico) per il possesso della faccia –calco del presentatore Dimbley, attraverso la quale crede di poter controllare l’era moderna (tra le frasi pronunciate dalla donna si ascolta: “We control the modern age with this face”). L’atmosfera è intrisa da elementi perturbanti e paradossali che generano una sensazione di confusione ed estraneità: Kadmus infatti non riesce a parlare, balbetta senza scandire le parole (lui, l’inventore dell’alfabeto fonetico!), la donna perde il controllo della faccia che precipita nel vuoto, fino ad arrivare nel Tamigi di una Londra contemporanea. A raccoglierla è proprio Dimbleby che nel fare diverse considerazioni sullo stato dell’arte contemporanea, rivela : “I am part of the contemporary art…”.  Questo video, come altri di Mellors, vive in una costante ambiguità di sensi:  il suo interesse per la satira e per l’assurdo si rivela nell’uso che fanno i suoi personaggi delle parole, veri e propri dispositivi per la moltiplicazione di significati. In un’intervista rilasciata al critico francese Nicolas Bourriaud nel 2009, l’artista afferma “I am particularly interested in the systematic disconnection of a collective and consensual measure of reality through language”. È una riflessione su come il linguaggio e la sua manipolazione possano fornire una diversa percezione della realtà. Sul potere che la televisione ha assunto nella diffusione delle notizie, sul ruolo del giornalismo, che diviene ogni giorno strumento importantissimo per “chi” ha la capacità di controllarlo.  Ho trovato questo lavoro molto significativo e difficilmente sottoponibile a interpretazioni fuorvianti. Nella seconda sala di MONITOR è collocata la scultura animatronica ricavata dal calco del viso di Dimbleby (la stessa del video) in cui gli occhi si muovono e il suono prodotto dagli ingranaggi che provocano tale movimento viene diffuso con microfoni nello spazio.  Penso che conoscere il lavoro di Nathaniel Mellors sia importante per tutti gli appassionati e gli studiosi d’arte contemporanea; nonostante sia un artista abbastanza giovane, la sua produzione è variegata e ampia e la sua formazione d’eccellenza (studia alla Ruskin School of Drawing and Fine Art, alla University of Oxford e al Royal College of Art). Dal 2002 è tra i fondatori  della “Junior Aspirin Records”, una etichetta discografica no profit che produce musica realizzata da artisti in edizioni limitate. Partecipa alla triennale della Tate Gallery del 2009 con il lavoro Giantbum.  A questo punto non mi sembra scorretto scrivere il link di “The Seven Ages of Britain Teaser”, video che è stato fatto per essere visto in televisione anche se consiglio a chi può di recarsi alla galleria MONITOR, dove è assicurata una fruizione migliore di quella casalinga.

Claudia Cavalieri


 

THE SEVEN AGES OF BRITAIN TEASER - NATHANIEL MELLORS

dal 16 aprile al 29 maggio

MONITOR, Via Sforza Cesarini 43 A - Roma

www.monitoronline.org

 

 

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