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Maria Elisabetta Novello - Una stanza tutta per sé

Maria Elisabetta Novello, nata a Vicenza nel 1974, si presenta alla galleria Erica Fiorentini con la sua prima personale romana. Attualmente vive e lavora a Udine.  Da anni l'artista porta avanti la sua ricerca improntata su un unica e sola componente materica che diventa quasi un ossessione: la cenere, residuo di un passato che si fa presente, materiale effimero che si apre a varie possibilità  di lettura. «La temporalità è una componente importante del mio lavoro. Cenere come traccia di un qualche cosa, testimonianza di un mondo, di un corpo, di un tempo. Cenere come testimone del passare, come instabilità  e confusione del tempo». Nelle prime opere esposte in galleria la cenere è inserita in teche di plexiglas disposte una accanto all'altra, in modo da lasciare al caso il suo movimento e dare l'idea che non sia polvere, bensì qualcosa di compatto e di solido,  che persista. Nella seconda sala assistiamo ad un'altra tecnica. L'opera fatta di cenere richiama un'arte tipicamente femminile e antica, il ricamo, il quale  diventa la base per accogliere la polvere che si va così a sedimentare sulle trame disegnate.  Questa serie chiamata Di-segni, rimanda ad una memoria passata, in cui gli intimi ricordi si mescolano all'immaginazione personale dell'artista che va così alla ricerca di "una stanza tutta per sé", titolo preso a prestito da Wirginia Woolf, la quale ha sempre ricercato un luogo in cui le donne potessero trovare il loro spazio, il loro universo. La cenere in quest'ultimo caso sembra diventare un'impronta, impressa in un universo trasparente, quello del plexiglas, che qui è presentato in grandi dimensioni. La luce gioca con i granelli di polvere che diventano luccicanti alla vista.  Un lavoro sul tempo trascorso e impresso nel presente è anche Bianco-collezione di cenere, dove piccoli sacchetti di plastica sono incastrati tra di loro su più piani sovrapposti, così da risultare un vero e proprio "quadro della memoria". Maria Elisabetta Novello ci introduce nel suo universo fatto di ricordi, la cenere si trasforma in arte, essenzialmente concettuale.

Simona Merra


 

Una stanza tutta per sé - Maria Elisabetta Novello

a cura di Martina Cavallarin

dal 5 maggio al 30 giugno 2010

Erica Fiorentini Arte Contemporanea, Via Margutta 17 - Roma

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