Flussi immobili , courtesy Galleria Valentina Moncada
“Flussi immobili” è il titolo della mostra di Francesca Leone inaugurata il 10 marzo alla Galleria Valentina Moncada, un ossimoro che racchiude in sé il significato profondo della nuova ricerca pittorica dell’artista. Il flusso allude al movimento, al fluire inesorabile del tempo, al flusso della coscienza e dell’inconscio che l’artista tenta di fissare in un eterno presente nell’immobilità dell’immagine. Le pareti nitide della galleria accolgono otto tele di grandi dimensioni, caratterizzate da una tavolozza quasi monocroma e da una pennellata materica che ne enfatizza la carica emotiva, otto primissimi piani di volti anonimi che affiorano da fondi bianchi o neri, solcati da colature di colore, da una pioggia catartica, come catartico è l’atto stesso del dipingere: “Il gesto pittorico ha bisogno di spazio per essere liberatorio”(F.L.). La scelta di rappresentare il volto è dettata dalla convinzione secondo cui il viso è uno schermo attraverso il quale vedere dentro, cogliendo l’essenziale ed eliminando il superfluo attraverso l’acqua purificatrice.
Flussi immobili , courtesy Galleria Valentina Moncada
La contaminazione del cinema e della fotografia è evidente nell’arte di Francesca Leone: come un’inquadratura cinematografica, dove l’esibizione comporta sempre un nascondimento, un “fuori campo”, così i dipinti dell’artista nascondono altrettanto e più di quanto manifestano, quell’invisibile che rappresenta la profondità del visibile, la sua essenza. Sembra, talvolta, di trovarsi davanti ad uno schermo in cui l’immagine si nega nel momento stesso in cui viene focalizzata, i cui contorni sembrano sfaldarsi alludendo a qualcosa che sta oltre. Tuttavia, Francesca Leone fissa il flusso dell’immagine sulla tela evitando che svanisca completamente e, come nel cosiddetto“cinema della durata”, il tempo di lettura si allunga e alla visione subentra la riflessione. L’immobilità di ciò che vediamo fa sì che l’immagine si stacchi sempre più dalla percezione passando dall’occhio alla mente, attivando il flusso infinito dell’immaginazione e della riflessione sulla propria interiorità, così libera da sfuggire al campo visivo. Così, nel silenzio della galleria, osserviamo le opere, scorgendo in esse non idee nuove ma, ciò che esiste già dentro di noi.
Carmela Rinaldi
Francesca Leone. Flussi immobili
dal 10 marzo al 21 aprile 2010
Galleria Valentina Moncada, via Margutta 54 - Roma
www.valentinamoncada.com