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Mi raggio


Proserpina o Euridice?, (1966), Courtesy Galleria Maria Grazia Del Prete

Fino al 30 Aprile potremo ammirare alcuni lavori di Luca Maria Patella presso la Galleria Maria Grazia Del Prete. La mostra nasce da un’idea dell’autore di far ragionare lo spettatore sull’idea dell’illusione ottica, su tutte «quelle cose alle quali facciamo riferimento quando parliamo di un lapsus, di un equivoco, di un’ambiguità, di un non senso, di una visione sfalsata» oppure di un oggetto che poi si rivela diverso da quello che realmente è a seconda della prospettiva.


Madmountain, il est ècrit là-haut, 1976, Courtesy Galleria Maria Grazia Del Prete.

Le opere esposte hanno proprio il senso ed il gusto di esprimere concetti ed emozioni che, seppur reali, non esistono perché non inviano a qualcosa di vero. Il messaggio è quello di far capire che reale e vero non sempre sono indissolubili, a volte tale legame può spezzarsi o forse, è sempre stato spezzato? Da questo interrogativo nasce spontaneo domandarsi se le cose stanno realmente come non stanno? Ci troviamo ad ammirare immagini riflesse in modo speculare, le quali possono accentuare il nostro disagio. Oggetto principe della visione come è lo specchio, luogo in cui da sempre l’immagine si duplica riflettendosi. Molte le opere fotografiche in cui notiamo paesaggi sconfinati che rivelano nuovi punti di vista: un arcobaleno visto da un obbiettivo o un gruppo di ombre che avvolgono lo spazio. L’attenzione si focalizza anche su ritratti doppi, idealizzati e sfocati in una dimensione onirica che fa riflettere sul sogno e la realtà.


Senza Titolo, Courtesy Galleria Maria Grazia Del Prete

Vi sono anche opere che dialogano fra loro, interscambiabili ed imprescindibili l’una dall’altra: uno specchio coperto in parte da un piccolo velo, che riflette una culla le cui sponde appaiono sotto un certo angolo prospettico perfettamente parallele, mentre da vicino si rivelano sfalsate. In questi lavori l’artista vuole che il pubblico cerchi di comprendere se bisogna prestare attenzione a quello che la mente ci consiglia osservando tali opere, se esse sono vere e autentiche, oppure se dobbiamo respingerle, considerandole false e provocatorie. Luca Patella è un artista di origine romana, ha vissuto in Francia ed in Sud America ed ha una formazione poliedrica. I suoi interessi e i suoi campi di ricerca hanno interessato l’arte, la chimica e la psicanalisi. Si serve dei media espressivi quali la pittura e la fotografia senza mai abbandonare il contatto con una matrice estetica e poetica.

Francesco Rao


Mi raggio - Luca Maria Patella
dal 18 febbraio al 30 aprile 2011
Galleria Maria Grazia Del Prete, Via di Monserrato 21 - Roma
www.galleriadelprete.com

 

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