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Alessandro Piangiamore. Testimone di fatti ordinari


Veduta della mostra, Courtesy MAGAZZINO

Testimone di fatti ordinari, titolo della mostra, presenta opere di diversa natura: incisioni calcografiche, oggetti, cartoline e sculture.
Tutti i lavori esposti concorrono a far emergere l’esistenza di un cortocircuito tra realtà e dimensione immaginaria: Piangiamore lavora sulla decontestualizzazione
dell’oggetto, lo spoglia della sua abituale destinazione d’uso e crea delle zone di pensiero aperte a molteplici interpretazioni.


Se la terra è pesante
(2011), Courtesy MAGAZZINO

Un approccio ludico sembra essere il filo rosso di tutta la sua produzione e un senso di spaesamento, almeno iniziale, connota il confronto con le sue opere: ad esempio, il tendone in pvc che occupa un’ intera  parete della galleria (Se la terra è pesante, 2011) tuttora mi lascia interdetta.. .
Ancora, in Breve storia di cadute (fotografie o cartoline d’epoca su cui interviene) manifesta l’obiettivo di voler in qualche modo agire sulla realtà o sull’immagine che si ha di essa; non esistono definizioni né conclusioni, le sue opere danno il là a storie che possono essere narrate, vissute e ascoltate senza preconcetti. Piangiamore squarcia la realtà e ne fa fuoriuscire mondi.


Breve storia di cadute
(2011), Courtesy MAGAZZINO

An Empty Shelldripping on a Concrete Floor colpisce per il suo carattere sintetico. Qui sono uniti gli opposti: una lastra di cemento ingloba una conchiglia, abbandonando tutta la sua pesantezza e assumendo un’eleganza formale. L’opera è stata oggetto di una performance in cui la stessa lastra è stata sollevata senza far cadere neanche una goccia d’acqua che era contenuta nella conchiglia.


Untitled (2011), Courtesy MAGAZZINO

La mostra appare  come un microcosmo in cui le singole opere esistono sia autonomamente che legate le une alle altre: ad esempio, la conchiglia di An Empty Shelldripping on a Concrete Floor potrebbe essere la stessa di una delle 11 incisioni esposte, in cui è ritratta una mano al suo interno..
L’artista ironizza sulle nostre abituali modalità percettive e prova a mettere lo spettatore all’ascolto di altre forme comunicative, lo porta a scoprire quei lati della realtà che rimangono opachi se esperiti attraverso osservazioni superficiali e consolidate in determinati schemi.

Claudia Cavalieri


Alessandro Piangiamore - Testimone di fatti oridinari
dall'8 giugno al 15 settembre 2011

MAGAZZINO, Via dei Prefetti 17 - Roma
www.magazzinoartemoderna.com

 

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