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RUBRICA | Reflexioni

Si sa che la gente dà buoni consigli ...

Odio l'estate, così cantava Bruno Martino. Io sono abbastanza d'accordo.
Ma per allietarvi queste giornate torride ho deciso di regalarvi degli utilissimi consigli.
Più o meno fotograficamente parlando.
E ricordatevi, dovunque andiate, da Ostia alla Mongolia, Scattate!Scattate!Scattate!

Il PD vi farà sembrare fighi
Il PD romano è al centro di una fervente disputa che riguarda il cartellone pubblicitario della Festa dell'Unità: due gambe che sbucano da una gonna svolazzante e lo slogan ‘Cambia il vento’.



Teoria dell'accusa: ennesima strumentalizzazione del corpo delle donne, il corpo femminile come oggetto che più si addice alle 'olgettine' che a un vento di cambiamento.
Teoria della difesa: in realtà la gonna si sta alzando per il vento e ci sono due mani a tenerla ferma, ovvero le gambe non si scoprono, ma si coprono. Oppure: è il simbolo di una rivoluzione di quarant’anni fa, quella femminista, che ha reso le donne più libere e padrone del proprio corpo.
La stessa ventata di cambiamento che avviene oggi nel nostro paese.
Ora. Mettiamo il caso che siate riusciti ad avere un appuntamento con la ragazza che vi piace, siete lì alla Festa dell'Unità, le avete appena offerto un panino con la salsiccia e lei vi ponesse la domanda da cento milioni di dollari: «Ma tu che ne pensi del cartellone?»
Sapete benissimo che se volete arrivare quantomeno ad una seconda uscita questa risposta è fondamentale. Perciò, vi do un consiglio. Non schieratevi. Niente ‘sono contro - sono a favore’.
Bensì, assumete un’aria intelligente, sorseggiate un goccio di bianco da un euro e sentenziate: «Beh sai, come ci insegna Pierce,  L’indice non afferma nulla; dice soltanto, Là!»
Farete un figurone, cadrà ai vostri piedi (oppure non vorrà più vedervi, ma in questo caso la colpa non sarà del mio consiglio ma della location che avete scelto per il vostro primo appuntamento).

Coffee, please
Se passate le vostre vacanze in una metropoli europea o negli Stati Uniti sicuramente, da buon italiani, sentirete la mancanza di un buon caffè. Di dover rinunciare all'espresso lo sapete già.
E questo già è un trauma. Credo non sia il caso di dover aggiungere altra sofferenza. Perciò andate dovunque, ma evitate Starbucks. Per tre motivi:
- costa troppo
- il caffè fa schifo
- il più importante: buona parte dei vostri soldi andranno a finire nelle tasche di pubblicitari che riescono ad inventarsi cose del genere:


Edward T. Adams, Viet Cong Execution 1969; courtesy of the Associated Press

Se non volete farlo per me, fatelo per Edward T. Adams. Mandiamo questi pubblicitari sotto ai ponti. E se qualcuno di voi sta pensando però vedi, ha colto nel segno, ne stai parlando anche tu, sotto ai ponti pure lui.

Giro, vedo gente, mi muovo, conosco, faccio delle cose
Non sapete cosa fare quest'estate? Odiate stare a quattro di bastoni sotto il sole? Non avete più il fisico per inerpicarvi tra i sentieri di montagna? Avete bisogno di un obbiettivo per viaggiare? La fotografia vi viene incontro.
Prima di tutto eccovi qui due bei festival: se siete in Spagna, fino al 24 luglio, Madrid ospita il Photoespana, mentre avete tempo fino a settembre per girare la Provenza e fare tappa ad Arles, ai famigerati Rencontres d'Arles.

Spostandosi in Germania, se dico Berlino, a che pensate?
Ovvio, a Helmut Newton e al Muro. Quindi due appuntamenti: uno alla Helmut Newton Foundation con la mostra Helmut Newton Polaroids (fino a novembre) e l'altro invece con una collettiva di fotografi della Magnum presso la Galerie argus fotokunst dal titolo Die Mauer. The Wall. Le Mur.

Se siete a Londra un po' di sano campanilismo non può farvi male: potrete sentirvi orgogliosi di essere italiani andando a vedere Mario Giacomelli: Landscape alla atlas gallery (fino al 30 luglio) .
Salendo un po' nella penisola scandinava vi aspettano il National Museum of Photography di Copenaghen e il Suomen valokuvataiteen museo di Helsinki (tradotto: The Finnish museum of photography). Non so che cosa ci sia in programma, ma andateci a caso, c'è sempre qualcosa di molto interessante.
Siccome gli americani esagerano sempre, all' ICP - International Center of Photography di New York fino al 28 agosto si fa tripletta con Elliot Herwitt: personal best; Hiroshima: Ground Zero 1945; Ruth Gruber, Photojournalist.
Finite di leggere questa rubrica e correte a prenotare un volo per Tokio, avete pochissimi giorni di tempo perché la mostra chiude il 18 luglio: ma visto il mio folle amore per quest'uomo non potevo non segnalarvi Josef Koudelka al Tokyo Metropolitan Museum of Photography.
C'è tempo fino al 18 settembre, invece, per andare al National Museum Singapore dove espone Abbas: 45 years in Photography.

Rimorchio da catalogo
Siete al mare sotto l'ombrellone e non venite a dirmi che non vi guardate intorno cercando una preda. Bene, si sa che un libro è un buon mezzo sia per lanciare occhiatine da dietro una barriera, sia per attirare l'attenzione di una lei/lui.
Che ne pensate per quest'estate di optare per un libro di fotografia? E' evidente che un bel catalogo ha vari vantaggi.Volete qualcuno/a per una cosa senza impegno, puro divertimento solo per festa in spiaggia e discoteca? Insomma mirate a un lui/lei che non vadano oltre il grande fratello? Ottimo. Un libro fotografico vi permetterà di conquistarli alla luce di una semplice osservazione: guarda, io non so nemmeno leggere, guardo solo le figure.
Volete invece un/a esponente della categoria ‘intellettual-radical-chic’, che parla di Wittengstein anche mentre guarda i fuochi d'artificio la sera di Ferragosto e che si reca al cinema all'aperto solo per la rassegna di cinema cino-giappo-iracheno? Ottimo. Un libro fotografico vi permetterà di conquistarli alla luce di una semplice osservazione: guarda, ho già letto ogni romanzo, saggio, raccolta di poesia che la letteratura mondiale ci abbia donato. Sono passato quindi alla fotografia.

Qualche suggerimento (saranno inevitabilmente omessi ‘testi sacri’ per questioni di spazio) :
- Lidia il cielo cade di Maurizio Cogliandro (Postcart Edizioni);

- La linea inesistente. Viaggio lungo la ex cortina di ferro di Davide Monteleone (Contrasto DUE);

- Perdersi a guardare di Mimmo Jodice (Contrasto DUE);

- The Americans di Robert Frank (ne esistono varie edizioni).


Valeria De Berardinis

 

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