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Camere XV. Artsound


Leonid Tishkov, Solveig (2005); photo:Yamina Tavani, courtesy RAM radioartemobile

Difficile imbattersi 'per caso' in RAM radioartemobile: lo spazio è uno splendido appartamento un po' nascosto all’interno di un condominio, nel cuore del quartiere Esquilino.
Scrivo 'spazio' perché probabilmente usare il termine galleria in questo caso risulterebbe riduttivo.
Forse meglio definirlo sede (principale) di una vera e propria piattaforma per l’arte contemporanea, da anni attiva nel costruire una rete di collaborazioni con realtà italiane e internazionali, riservando particolare attenzione ai progetti di sound art.
Tutto questo nel segno della sperimentazione e all’interno di contenitori eterogenei che comprendono libri, luoghi fisici ma anche intangibili come le frequenze radio di RAM LIVE, in onda web streaming 24 ore con un palinsesto che presenta interviste, programmi di approfondimento e l’archivio sonoro del Sound Art Museum, ancora oggi in progress.

Il progetto Camere dal 2005 invita ogni volta tre artisti diversi a intervenire in una delle stanze dello spazio espositivo, nel segno di una progettualità individuale che inevitabilmente incontra l’altro, in un dialogo a più voci che fa pensare (sarà un caso?) alla musica da camera, dove al di là dell'armonia finale ogni strumento ha un solo esecutore e una propria scrittura.
Per la XV edizione sono stati invitati gli artisti russi Vladimir Tarasov, Leonid Tishkov e Vadim Zakharov utilizzando come titolo Artsound, a sottolineare la comune importanza strutturale del suono nei loro progetti artistici.
In questo caso la dimensione espositiva dell’appartamento acquista maggiore suggestione, richiamando in pieno gli ambienti del Concettualismo Moscovita da cui tutti e tre – per vie diverse – provengono: un’arte in aperta opposizione con la cultura del regime sovietico che, fino agli inizi degli anni ’80, si svolgeva prevalentemente nell’underground, in atelier o appartamenti.

Nella prima camera Vadim Zakharov espone Black Birds, video dell’omonima installazione site specific presentata nel 2007 al Museo della Cultura Bizantina, all’interno della 1a Thessaloniki Biennale. Un lavoro che unisce con 'surreale coerenza' suggestioni distanti: gli uomini in bombetta sono un esplicito richiamo a Le Mal du Pays e all’Angelo Nero nella Golconde, due celebri opere di Magritte; invece, la frase
che accompagna il video e che viene riprodotta nel canto ipnotico di sottofondo – They knew many job, but all equally bad – cita uno dei pochi versi sopravvissuti del poema epico-comico greco Magrites, attribuito da Platone e Aristotele a Omero e narrante la stupidità e l’idiozia umana.


Vadim Zakharov, Black Birds (2007); photo:Daniel Zakharov, courtesy RAM radioartemobile

Interessante l’installazione Solveig (2005) di Leonid Tishkov, che produce veri e propri poemi visuali, metafore visive che riflettono uno stretto legame con la natura incontaminata nella quale l’artista ha vissuto per anni, crescendo nella regione degli Urali. Riguardo l’opera Tishkov afferma: «Memory is a desert that we people with the imagination».
Solveig è un paesaggio interiore, un deserto siderale e assoluto dove i ricordi si disfano e si ricreano continuamente senza mai prendere una forma definitiva, come se fossero sabbia.


Vladimir Tarasov, In Between (2009); photo:Mario Di Paolo; courtesy RAM radioartemobile

Vladimir Tarasov (amico di vecchia data di Ilya Kabakov, con il quale ha realizzato il Padiglione Russo per la Biennale di Venezia del 1993) è tra i tre probabilmente quello più riconosciuto a livello internazionale soprattutto come compositore, percussionista e jazzista (con lo storico Ganelin Trio): nei due lavori presentati per Camere – In Between e Septima – c’è infatti una maggiore sintesi tra immagini e suono e l'indagine di quest'ultimo in rapporto alla realtà naturale, umana e tecnologica.

Valentina Fiore


CAMERE XV. Artsound: Vladmimir Tarasov - Leonid Tishkov - Vadim Zakharov
a cura di Vitalij Patsukov
dal 28 giugno al  29 luglio 2011
RAM radioartemobile - Via Conte Verde 15, Roma
www.radioartemobile.it

 

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