Sei qui: Home Magazine ARCHIVIO SC MAGAZINE
  • Increase font size
  • Default font size
  • Decrease font size
Cerca

www.sguardocontemporaneo.it

Massimo Grimaldi,Texts


Vincent Van Gogh Text (2004) (dettaglio), Courtesy Fondazione Pastificio Cerere

Sono le parole di Finally (2008), opera/manifesto collocata nel cortile antistante alla Fondazione Pastificio Cerere, ad anticipare il contenuto di “Texts”, mostra inaugurata lo scorso 13 settembre negli spazi della Fondazione.
Da riflessioni sulla vita e l’amore a considerazioni sul ruolo dell’artista nella società, le tematiche affrontate nei testi scritti e presentati da Massimo Grimaldi si adattano bene alle problematiche che intessono la nostra contemporaneità.
Con Finally l’artista è protagonista di "Postcard From…", progetto realizzato dalla Fondazione Pastificio Cerere in collaborazione con A.P.A – Agenzia Pubblicitaria Affissioni. Questa iniziativa, già al terzo appuntamento, mira a destinare nuovi spazi all'arte: agli autori coinvolti viene chiesto di realizzare un manifesto da collocare in dieci differenti siti sparsi nella città di Roma, oltre che nel cortile della Fondazione stessa. L’arte che entra nel contesto urbano e  si confronta effettivamente con i suoi abitanti.

Veduta della sala espositiva, Courtesy Fondazione Pastificio Cerere

Le parole di Vincent Van Gogh Text (2004), Futurize (2011) e Columbo text (2009), invece, aderiscono perfettamente sulle pareti interne dello spazio espositivo. L'intervento artistico emerge pian piano, è l'urlo silenzioso degli stessi testi che nonostante la loro perfetta sembianza formale significano, senza lasciare spazio a mezze misure o ad errate interpretazioni. L'artista, riferendosi al suo lavoro, parla di una dicotomia tra molto astratto/molto reale e afferma: (questa) “corrisponde al disagio con cui ho sempre vissuto la mia indole iperformalista, temendola sterile, e al mio bisogno di volerla trasformare in qualcosa che potessi considerare finalmente utile”

Che l’opera di Massimo Grimaldi sia nel suo complesso tesa a ricoprire un ruolo di utilità nel contesto sociale è cosa ormai nota (vince il concorso “Maxxi 2x100” con un' opera che consiste nel devolvere il montepremi in denaro per la costruzione di un ospedale pediatrico di Emergency in Sudan), però quanto “Texts” asseconda tale obiettivo? Con ciò non voglio criticare l’intervento di Grimaldi, i cui lavori mi hanno colpita ed emozionata, ma l’interrogativo che allora mi pongo è: quanto effettivamente l’arte può essere impegnata nella nostra società contemporanea? Quanto questo impegno riesce a elevarsi dai sistemi culturali blindati che regolano i rapporti tra i suoi protagonisti? Se ammirevole è il tentativo, il rischio e il timore che tali interventi rimangano sterili è presente e troppo spesso palese.

Una mostra, quindi, che offre uno spunto di riflessione in più sulla reale influenza dell’arte sulla società, portandoci verso la consapevolezza del bisogno di dover svuotare questi enormi contenitori di significati che si ripetono spesso senza avere conseguenze rilevanti; dunque ci sarebbe da chiedersi: Grimaldi, nella complessità del suo lavoro, sta effettivamente compiendo un passo importante in questo senso?

Claudia Cavalieri


Massimo Grimaldi - Texts
a cura di Marcello Smarrelli

dal 13 settembre al 21 ottobre 2011
Fondazione Pastificio Cerere, Via degli Ausoni 7 - Roma

www.pastificiocerere.com

 

Pubblica questo Articolo

Facebook Twitter Google Bookmarks RSS Feed