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Astrid Nippoldt e il paradiso perduto

Un giorno leggendo il suo solito quotidiano, Astrid Nippoldt (nata a Giessen, 1973; vive e lavora a Berlino) vede una notizia che scaturisce in lei una grande curiosità: Cape Coral, una cittadina della Florida fondata nel 1957 in pieno boom economico, subisce un crollo decisivo nel 2008. Considerata un vero e proprio paradiso terrestre, dove gli amercani avrebbero potuto dare un senso ai propri sogni e dove le opportunità e aspettative di vita erano altissime, era divenuta il simbolo dello sviluppo per eccellenza ma le tanto annunciate speranze l'hanno gettata nell'oblio.
Il titolo della mostra, Pattern of Paradise, costituisce un’anteprima della personale che la Kunstraum di Monaco le dedicherà in questi mesi di autunno e di cui qui ne vediamo alcuni estratti. Tutto ruota attorno alla storia di Cape Coral, all'origine e alla distruzione di un'utopia: a testimoniarlo una serie di filmati di repertorio (in 8 e 16 mm) raccolti in una biblioteca, che l'artista usa a scopo documentaristico e che vennero usati inizialmente come messaggi promozionali per convincere la middle class americana a investire su una casa lungo il fiume.
Astrid Nippoldt, che torna a Roma dopo l'esperienza di una borsa di studio all'Accademia di Villa Massimo nel 2006, presenta in galleria interventi di fotografia, video e disegno. L'acquerello è la prima fase di cui si serve, per sviluppare l'intero lavoro, una fase progettuale che diventa complementare alle altre.

Untitled- Pool enclosure#1, (2011), acquerello, courtesy The Gallery Apart

Untitled- Pool enclosure#1, (2011), courtesy The Gallery Apart

Sempre attratta da luoghi insoliti, l'artista si reca a Cape Coral e vive lì per mesi, scelta che le consente di percepire ancor più da vicino le atmosfere e gli stereotipi della vita americana. Astrid Nippoldt fotografa ville con piscina permettendoci di superare la soglia e partecipare 'silenziosamente' a quello che succede. Tuttavia, mentre i filmati storici forniscono una documentazione reale, nei video della Nippaldt entra in gioco l'immaginazione pura. Questo mezzo diventa la miglior soluzione per descriverla: vediamo un signore uscire da un garage in macchina, raccogliere un quotidiano e rientrare immediatamente nel garage, senza mai 'osare' mettere piede a terra. Questo metodo di ripresa a loop, permette di sottolineare ancor più insistentemente l'incoscienza delle speranze di una vita migliore e delle ambizioni ormai cancellate.


Cape Coral,The Daily breeze, still da video (2011), courtesy The Gallery Apart

A primo impatto le immagini sembrano rivelare una dimensione intima spiata dal mezzo fotografico, impressione questa, enfatizzata dalle voci risonanti nell'ambiente, di agenti immobiliari che tentano di vendere case extra lusso. In realtà si tratta di una vera e propria messa in scena. Soffermandosi attentamente si percepisce un distacco, l'intenzione dell'artista è la mera rappresentazione di un'utopia.

Simona Merra


Astrid Nippoldt. Patterns of Paradise
The Gallery Apart, Via di Monserrato, 40 - Roma
dal 22 settembre al 19 novembre 2011
www.thegalleryapart.it

 

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