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J.M. Barron, Put a Few More Ruffles on Oscar, Courtesy Doozo
Gustare prelibatezze giapponesi dopo aver “gustato” una mostra d’arte. La combinazione tra questi due tipi di svago è insolita, ma è la formula scelta dalla Galleria Doozo che, in occasione del festival Fotografia di Roma, propone My Mother’s Clothes, personale della fotografa americana Jeannette Montgomery Barron.
Il lavoro della Barron sviluppa alla lettera il tema del festival, Motherland: gli scatti rappresentano i ricordi che l’artista fa rivivere alla mamma Eleanor e che ricompone in immagini altamente evocative di un passato lontano e romantico, rivissuto tramite i capi d’abbigliamento appartenuti alla madre. Associati a oggetti e simboli della propria terra, essi diventano icone di un’intera nazione, come la stessa bandiera americana che spesso spicca nei giardini delle case statunitensi, mentre qui fa da sfondo a un abito bianco dentro al quale possiamo immaginare il corpo di una giovane donna in un giorno di festa. Scarpe, giacche, vestiti, a volte classici, altre volte un po’ kitch, immagini di varie epoche e delle mode che si portano appresso, tutto serve all’artista per rievocare la sua terra e per omaggiare la sua mamma malata, facendole rivivere la gioventù oggi così lontana e che il tema del Festival di quest’anno sembra adatto a far riaffiorare.
J.M. Barron, My mother's clothes, Courtesy Doozo
L'esposizione è frutto di un lungo lavoro, My Mother’s Clothes prende avvio nel 2007 e sfocia in questa mostra, accompagnata inoltre dall’omonimo libro-catalogo.
Un tuffo nei ricordi e un viaggio in un’America sentimentale.
Antonio Pizzolante
My Mother’s Clothes
a cura di Stella Gallas e Cristina Nisticò
dal 27 settembre al 13 novembre 2011
Doozo artbooks & sushi - Via Palermo 51/53, Roma
http://www.doozo.it
