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La Biennale di Venezia 52

Come si sa ogni dieci anni i pianeti del sistema si allineano formando una retta che attraversa Venezia, Basilea, Kassel e Müster. É il Gran Tour che mette in marcia i pellegrini dell’arte e muove operator e promoter, insomma una vera e propria fiera dell’arte contemporanea.  Ma il gran tour di fatto allude a un viaggio, esclusivo e privilegiato all’interno di differenziati scenari, un medium con precisi codici e un linguaggio basato su sequenze spaziali e temporali precise. (Sul dialogo nel web tra La 52. Biennale, Art 38 Basel, documenta 12 e skulptur projekte müster 07: www.grandtour2007.com). Affidata alla cura di Robert Storr, primo direttore statunitense nella storia ultracentenaria della rassegna veneziana, la 52. Esposizione Internazionale d’Arte apre le porte il 10 giugno col titolo: Think with the Senses - Feel With the Mind. Art in the Present Tense. L’ Esposizione, ribadendo la sua vocazione internazionale, accoglie la cifra record complessiva di 76 partecipazioni straniere: 34 Paesi nelle sedi espositive con Padiglioni propri (31 ai Giardini e 3 all’Arsenale) e 42 Paesi nel centro storico veneziano. Vi sono alcuni esordi –come l’Azerbaijan, il Libano, il Messico, Repubblica di Moldova, il Tajikistan– e alcuni ritorni –come la Bulgaria e la Repubblica Araba Siriana–.  Oltre all’internazionalità, altro importante scopo della Biennale, iniziato nel 1999, è il grande intervento di recupero per consentire l'utilizzo a uso espositivo di importanti edifici nella parte monumentale dell'Arsenale.   Le sedi espositive integrate sono alcune sale dell’Arsenale fra cui, alle Tese delle Vergini, il Padiglione Italia che riapre dopo 8 anni di assenza con Penone –Sculture di linfa– e Vezzoli –Democracy–. Nuove sedi anche al centro storico e alle isole di San Servolo, San Lazzaro degli Armeni e Sant’Erasmo che ospitano partecipazioni nazionali e mostre concomitanti alla rassegna, ben 34 Eventi collaterali che sfoggiano numerose esposizioni, laboratori e convegni.  La maggior parte degli Eventi è promossa o rappresentata da promotori e artisti esteri, anche se numerose sono le presenze istituzionali e artistiche italiane, tra cui la personale dedicata al vincitore del Premio Giovane Arte Italiana organizzato dalla DARC - Direzione Generale per l’Architettura e le Arti Contemporanee del Ministero per i Beni e le Attività Culturali presso la Sala Marceglia dell’Arsenale. Una delle caratteristiche dell’arte contemporanea che ho sempre prediletto è la sorpresa, l’improvvisa irruzione di un aspetto inatteso che provoca in noi meraviglia. Questa rassegna, invece, sfoggiando manifestamente le sue attese ha attuato una vera e propria operazione di marketing.  Deludente il tanto atteso apporto dei fuoriclasse mid carrer (Raymond Pettibon, Pierre Huyghe, Ilya & Emilia Kabakov, Francis Alÿs e Philippe Parreno) dai quali ci aspettavamo importanti interventi di consolidamento del labile rapporto tra le due anime della mostra –mera apertura sul mondo e colta investigazione autoriflessiva– che si mostra, invece, come uno iato in cui gli estremi rimangono inchiodati alla produzione documentaristica da un lato e all’estetica a logica dall’altro senza intrattenere scambi significativi.

Alessia Colasanti


Biennale di Venezia. 52. Esposizione Internazionale d’Arte

dal 10 giugno al 21 novembre 2007

 

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