Ultimo capitolo della trentennale trilogia stregonesca dedicata al Male. Dopo “Suspiria” (1977) e “Inferno” (1980) Dario Argento torna all’horror con un film orripilante per scene e uccisioni. Morti rocambolesche e artificiose, dialoghi mediocri e musica assordante composta dai sempreverdi Goblin. Una Asia Argento che si arrabatta tra mostri e demoni e sotto la guida di una madre strega uccisa anni addietro da una delle sorelle malvagie. Ci si aspettava di gran lunga di meglio per il ritorno a bomba del maestro che ha fatto la storia del cinema horror italiano dagli anni ’70 in poi. A noi sembra soltanto un pretesto per la messa in scena di morti spettacolose e artefatte atte a terrorizzare il pubblico. La sceneggiatura è stanca, la scenografia allucinante e allucinatoria e la storia un mix di già visto all’interno del filone. Dario Argento che cita se stesso. L’insieme è soltanto una scioccante moria di persone pensata, costruita ed elaborata per adeguarsi agli standard attuali del genere (vedi per esempio la saga dei vari “Saw” con sangue a secchiate e omicidi architettati il più artificiosamente possibile). Deludente. (Medusa Film)
Laura Salerno
La terza madre
Un film di Dario Argento. Con Asia Argento, Cristian Solimeno, Adam James, Moran Atias, Valeria Cavalli.
Horror, durata 98 min. - Italia 2006