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Undercover: rivisitazioni dal passato

Negli spazi della galleria “L’Archimede” è in corso un’interessante progetto espositivo, intitolato “Undercover”. Si tratta di un confronto tra un gruppo di artisti, appartenenti quasi tutti al filone della Nuova Figurazione, fautrice di un ritorno alla pittura, ed alcuni grandi pittori del passato.  La riflessione sulla “riproposizione” in chiave a volte concettuale, a volte ironica e tagliente, quasi sempre originale, è la peculiarità dell’esposizione, che vuole spingere il visitatore a domandarsi se e quanto sia possibile un’operazione di questo tipo nell’arte contemporanea.  Attraverso le opere di questi artisti, ci si immerge nella pittura contemporanea: essi ci dimostrano quanto sia viva, potente ed evocativa, brillante (nei colori come negli intenti), anche se si tratta di una “cover”. Siamo ormai abituati a sentire il termine “cover”, entrato da un po’ di anni nel nostro vocabolario, in riferimento a vari ambiti, in primis quello musicale. In ambito artistico, peṛ, non era ancora stato utilizzato. Coś, ecco la bella sorpresa di “Undercover”: il preraffaellita Millais rivisitato con una semplice matita e un ciuffo di capelli da Tamara Ferioli; il futurismo, in una della sue più chiare espressioni, quella  di Giacomo Balla, riproposto stilisticamente e nei contenuti da Ali Hassoun; l’inquietante omaggio al Saturno di Francisco Goya, offerto da Paolo Maggis, che ha voluto catturare l’espressione del volto e dello sguardo terrificante del dio romano, dipinto dal pittore di Saragozza nei primi decenni dell’Ottocento.  Ci si trova di fronte, poi, a rifacimenti umoristici di alcuni grandi dell’arte moderna, dal Guercino di “Et in arcadia ego”, proposto da Annalisa Pirovano, all’ultima cena di Leonardo da Vinci, in cui, accanto alla sacralità del Cristo leonardesco, Giuseppe Veneziano inserisce due icone della risata del nostro secolo, come Stanlio e Ollio. Tecniche pittoriche molto diverse tra loro, inoltre, danno alle sale bianche della galleria, un tocco di vivacità, spruzzi di colori molto luminosi, tipici di materiali che l’arte contemporanea ci ha abituato ad apprezzare, smalti, acrilici, resine e spray. Una mostra da non perdere, per chi ha voglia di pittura. Bisogna solo affrettarsi, perché dura ancora per poco.

Antonio Pizzolante


Undercover

a cura di Mimmo Di Marzio

dal 28 ottobre al 28 novembre 2009

Galleria L'Archimede, Via del Vantaggio, 23a 25 28 - Roma

 

 

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