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New York Minute @ MACRO Future

Allora? 60 minuti! La collettiva “New York Minute: 60 artisti della scena newyorkese” è stata una bellissima occasione per ravvivare il MACRO Future, non solo per la presenza di opere psichedeliche all’interno del percorso mostra, ma anche per tutti gli eventi collaterali, organizzati, anche, insieme alla rivista NERO magazine, come concerti, party e performance. L’espressione “New York Minute” è chiaramente riferita al numero degli artisti in mostra e alla velocità con cui i newyorchesi vivono la quotidianità e reagiscono agli stimoli, al fermento della metropoli. L’esposizione sfrutta due capannoni dell’ ex mattatoio, su entrambi i piani, nonostante il numero delle opere la fruizione è fluida, a volte forse un p̣ pesante nel linguaggio, altre molto interessante.  In linea di massima questa generazione di artisti, per lo più trentenni, è attraversata da reminescenze dell’”action paiting”, della “street art”, dell’”assemblage” e della “pop art”, ovviamente sono gerarchizzazioni che stanno strette a questi artisti e alle loro esigenze, ma da qui partiamo per comprendere le loro mutazioni. Tra gli artisti che esemplificano la tendenza “street punk” troviamo Dash Snow, Terence Koh, Nate Lowman, Aurel Schmidt, Agathe Snow, Hanna Liden e molti altri. Essi trasformano l’energia oscura delle strade in progetti sinceri e provocatori sotto forma di collage, performance, musica e scultura. Gli artisti che lavorano nella modalità della “wild figuration” includono Chris Johanson, AVAF, Paper Rad, Takeshi Murata, Francine Spiegel e molti altri. Un’ esplosione di colori, un mondo alla Willy Wonka per intenderci, insieme a un immaginario di cultura pop.  Un terzo gruppo di artisti esplora la “new abstraction”. Alcuni vanno aggiornando l’astrazione della scuola newyorchese con l’energia della strada, come Dan Colen, Rosson Crow o Sterling Ruby, Barry McGee, che è l’esempio di come un artista di strada finisca all’interno delle gallerie, non proponendo graffiti, ma esponendo installazioni, dipinti su pannelli, disegni che diventano portatori della cultura di strada; altri, come Tauba Auerbach, Xylor Jane o Ara Peterson, rivitalizzano approcci demodé nei confronti dell’astrazione con nuove visioni dell’era digitale.  Tra gli highlights di New York Minute segnaliamo “Downtown Don”, il negozio di Aaron Bondaroff con tutte le fanzines, i dischi, gli stickers, le t-shirts e i libri prodotti dagli artisti in mostra. Il creatore di Tinyvices, Tim Barber curerà una sua piccola sezione all’interno della mostra con contributi dalla sua rete di giovani fotografi da tutto il mondo.  La mostra è stata organizzata dalla Fondazione DEPART in collaborazione con MACRO Museo d’Arte Contemporanea  e curata da Kathy Grayson.  Si forse un articolo un po’ caotico, stringato e stracolmo di dati, come la mostra del resto, che resta comunque uno spaccato sull’oggi newyorkese, e se non avete la possibilità di andare a New York…fino a novembre potrete accontentarvi del MACRO Future.

Chiara Ciucci Giuliani


 

New York Minute: 60 artisti della scena newyorkese

dal 20 Settembre al 1 Novembre 2009

MACRO Future, Piazza Orazio Giustiniani 4 - Roma

www.macro.roma.museum

www.nym.departfoundation.org

 

 

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