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Anton’s Memory

In un piccolo palazzo veneziano nel quartiere storico Dorsoduro, a metà strada tra l’Accademia di Belle Arti e ‘Ca Foscari, è possibile visitare, fino al 20 settembre, la mostra personale dell’artista Yoko Ono, la quale proprio quest’anno, in occasione della 53. Esposizione Internazionale d’Arte, ha ricevuto il Leone d’Oro alla carriera. In un ambiente domestico fatto di stanze, grandi finestre ed un forte odore di parquet, si snoda ‘il ricordo di Anton’. Ma chi è Anton?  Anton è un uomo adulto; è Yoko Ono. Anton siamo noi: il ricordo sbiadito di una madre assente per un figlio già grande. A racchiudere il senso della mostra è un’immagine provocatoria, un grande seno, che evoca desiderio e perdita all’unisono, il primo ricordo che un neonato ha della propria madre, fonte di nutrimento e di protezione. Nelle stanze aperte e comunicanti di questa casa l’artista ‘scrive’ una vita, ricordata attraverso gli occhi di un figlio cresciuto distante dal luogo in cui è nato, lontano dalle sue radici. Il fruitore è guidato dal proprio istinto attraverso le sale, attratto da un particolare scorto di sfuggita oppure da un suono o un rumore proveniente da una camera. Un percorso intimo quello di Anton, ma allo stesso tempo universale, ci parla di vita, di morte, dell’importanza della memoria e della ri-nascita, attraverso il ricordo. Le opere presentate per questa occasione danno senza dubbio modo di operare un confronto tra passato e presente dell’artista. Vecchi e più recenti lavori appaiono legati alla base da un filo rosso, che ha inizio dalla vita vissuta di Yoko Ono, dalle esperienze di una donna nata in Giappone e poi cresciuta e formatasi a New York. Una donna la cui vita ha dato e tolto molto, la cui arte diventa molto spesso un rifugio, oppure una strada maestra per ritrovare quel ‘seno’ che sembrava perduto, per riallacciarsi al ‘cordone ombelicale’ che nutre e protegge. Una via verso la vita per non lasciarsi morire dentro. A chi vuole sentirsi a casa; a chi ha nostalgia e il bisogno di stringersi in un abbraccio, consiglio questo viaggio nel dolce/amaro dell’esistenza.

Marta Brunori


Anton’s Memory  - Yoko Ono

a cura di Nora Halpern

dal 29 maggio al 20 settembre 2009

Fondazione Bevilacqua La Masa - Palazzetto Tito - Venezia

www.bevilacqualamasa.it

 

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