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Entità Risonante

Bianco-Valente tornano a Roma con una piccola ma preziosa mostra, a quattro anni dall’ultima personale alla V.M. 21 Arte Contemporanea.  La galleria, che segue il duo artistico ormai da anni, ha proposto la scorsa settimana all’interno della seconda edizione di  Roma.The Road To Contemporary Art   alcune bellissime stampe digitali tratte da uno dei due video inediti presentati al Pastifico Cerere, da cui il titolo della mostra:  Entità Risonante  . Da sempre vicini alle possibili contaminazioni tra arte e scienza, qui fanno proprio un affascinante modello fisico,  la teoria delle stringhe  : gli elementi costitutivi dell’universo non sono puntiformi benś più simili a piccoli anelli elastici vibranti. L’intero universo è visto come una trama fluida che abbraccia l’uomo e la sua mente: riflettere ma soprattutto visualizzare queste suggestioni ha dato vita ai due video in mostra. In  Entità Risonante   il fluire ininterrotto della vita è metaforizzato da una scrittura impossibile: parole inglesi, frammenti di alcune poesie degli stessi artisti, vengono scritte nell’acqua con inchiostro blu; il senso delle parole è percepibile solo per alcuni secondi, la comprensione viene dissolta lasciando solo tracce filamentose, in un rituale dagli esiti sconosciuti eppure necessario, come la vita stessa. La parola e la scrittura assumono valenze che oltrepassano la semplice funzione comunicativa; intervistati dalla curatrice Valentina Tanni gli artisti ne evidenziano il potere magico, di antiche origine: spesso il bere da coppe incise con particolari frasi aveva scopi curativi, magici. L’acqua, a contatto con le parole, diventa veicolo fluido per diffondere pensieri.  Manca il suono, componente da sempre alla base della ricerca artistica di Bianco-Valente, presente invece in  Time shaped memories  .  Mani intrecciano e disfano della rafia in un movimento perpetuo senza esito, come la scrittura dispersa nell’acqua. Il rumore della rafia viene amplificato creando un sottofondo quasi ancestrale, che avvolge lo spazio fisico trasformandolo in un’altra dimensione: quella della mente, evidenziata anche dalla qualità del video volutamente a bassa risoluzione, come se assistessimo a frammenti, intermittenze di immagini mentali oramai sbiadite.  L’uso del video come medium non narrativo ma metaforico si conferma come matrice stilistica del duo, che da anni continua a portare avanti le proprie sperimentazioni artistiche con qualità e coerenza.

Valentina Fiore


Entità risonante - Bianco-Valente

a cura di Valentina Tanni

dal 4 marzo al 30 aprile 2009

Fondazione Pastificio Cerere,  Via degli Ausoni 7 - Roma

www.pastificiocerere.com

 

 

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