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La galleria Gallerati presenta, ancora per pochi giorni, la mostra di Lino Strangis dal titolo White time of life, a cura di Geoffrey Di Giacomo. Nell'ambiente ristretto dell'esposizione vengono proiettati a breve distanza due video, l'uno direttamente a parete l'altro racchiuso in un piccolo igloo, entrambi composti da brevi spezzoni di filmati antecedenti di cui Strangis si appropria per traslarne il significato, in certo modo perderlo nella ricerca di sottili e fragili allusioni. Accompagna i video, riallacciandosi direttamente ad uno di essi, una stampa impressa da varie scene dissolte le une nelle altre e formanti anch'esse un velato e impalpabile spessore dai labili confini. La volontà di diluire l'azione filmica si avvia, pare volontariamente, seguendo la strada tracciata dal suono che accompagna l'intera esposizione, verso lande lontane del pensiero, solo in parte riportate dalle scelte curatoriali a più familiari località. In effetti in questo vagare, alla ricerca di un polo reale o fittizio, l'igloo risulta diventare un rifugio necessario a raccogliere certi primitivi pensieri, ma ai quali, appena il tepore risveglia la coscienza, vorticosamente si aggiungono altri non previsti frammenti che esondano e non possono essere ulteriormente contenuti.
Roberto Teotti
White Time of Life
a cura di Geoffrey Di Giacomo
dal 7 al 17 marzo 2009
Galleria Gallerati, via Apuania 55 - Roma
