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Non solo “donne di Roma”

L’Auditorium Parco della Musica di Roma ospita fino all’8 marzo una ricchissima esposizione di opere di artisti che hanno, o hanno avuto, qualcosa a che vedere con la capitale. I tre foyer dell’Auditorium costituiscono insieme un grande spazio, trasformato per l’occasione in un’ enorme sala espositiva. L’iniziativa parte dal quotidiano “la Repubblica”, che negli ultimi anni ha pubblicato testi e opere di scrittori e artisti nati, vissuti, o che vivono attualmente in Città. L’attuale esposizione è stata organizzata dalla Fondazione Musica per Roma e, dopo aver visitato la mostra, posso dire che ha di certo riscontrato un’ampia adesione nell’ambiente artistico e culturale romano. Infatti vi partecipano ben cinquantotto artisti e altrettanti scrittori, tra cui: Carla Accardi, Elisabetta Benassi, Paolo Canevari, Piero Pizzi Cannella, Bruno Ceccobelli, Giosetta Fioroni e ancora Jannis Kounellis, Nunzio, Luigi Ontani, Cy Twombly e molti altri. La donna, in tutti i suoi modi di essere, è al centro della collettiva: punto focale su cui i pennelli e le penne di questa gente si è fermata a riflettere, come a ribadire che il tema è sempre attuale, che tutto ruota intorno alla donna. Coś, passeggiando tra le opere, troviamo la Accardi, volto femminile per eccellenza dell’arte italiana dagli anni Cinquanta ai giorni nostri, all’epoca attiva nel movimento femminista, con una tela dal titolo “Blu oltremare”, affiancata ad un testo di Melania Mazzucco, che racconta un dialogo tra una madre e un bambino di fronte ad un quadro astratto, dalle forme non riconoscibili, come quello dell’artista formalista: il bambino all’inizio è sbigottito, ma poi, incoraggiato dalla madre, inizia a fantasticare sulle strane macchie blu che prendono forma sulla tela davanti a lui.  Altri accostamenti interessanti sono quelli tra Isabella Ducrot e la scrittrice Nadia Fusini; quest’ultima sembra quasi restituirci, con le parole, il gesto dell’artista sulla tela: “Lei dipingeva come parlando, quasi intrattenesse un’animata, quanto sacra conversazione con i colori che chiamava sulla tela, e le forme che addensava come fossero ombre…”; o l’enigmatica quanto diretta “Giulia & Giulia” di Claudio Abate, una stampa fotografica di una donna in posa davanti all’obbiettivo della macchina, un po’ Gioconda ma molto contemporanea nei tratti, che la penna di Filippo La Porta definisce “inquietante nella sua normalità”. Infine, tra le tante, colpisce anche l’istallazione visivo-sonora di Fabio Mauri, in cui la frenesia della città con i suoi palazzi e le sue ferrovie, viene descritta nel breve testo di Mariolina Venezia. Insomma, una mostra da andare a vedere con un occhio attento, per capire quanto il tema sia stato centrato e quanti, invece, a mio parere, sono i collegamenti un po’ forzati. L’esposizione è piena di lavori, ma all’uscita ero un po’ perplesso, perché pensavo che forse, con un po’ di opere in meno, si sarebbe messa a fuoco maggiormente l’essenza dell’iniziativa.

Antonio Pizzolante


Donne di Roma

a cura della Fondazione Musica per Roma

dal 28 gennaio all'8 marzo 2009

Auditorium Parco della Musica, Viale Pietro De Coubertin 30 - Roma

www.auditorium.com

 

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