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Bien(A)nale di Anzio e Nettuno

23 Gennaio/3 Febbraio 2009 - "Guerra alla Guerra". “Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e Nettuno - Shingle22j”, coś chiamata proprio in onore del nome che gli Alleati diedero alla missione dello sbarco ad Anzio. La biennale è stata ideata per dar vita ad altri tipi di sbarchi: sbarchi di amicizia tra i popoli, di amore per la bellezza, di dibattiti inter-culturali e di libera espressione. Entusiasti della splendida campagna di divulgazione dell’evento “Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e Nettuno - Shingle22j”, promosso su internet tramite moltissimi portali e riviste di arte contemporanea, facebook, myspace, e il sito dell’evento stesso (www.shingle22j.com), siamo partiti dalla Capitale in direzione delle spiagge portodanzesi e nettunesi. Le opere della Biennale erano dislocate in varie sedi dei Comuni confinanti di Anzio e Nettuno: Sala delle Conchiglie, Museo dello Sbarco, Museo Civico e Parco Archeologico (Anzio) e Forte Sangallo (Nettuno). La nostra prima tappa è Villa Adele, che ospita il “Museo dello sbarco” di Anzio. Location molto suggestiva,  interessante per proporre un confronto tra antico e contemporaneo…Ci viene incontro il custode del Museo, che non sa darci nessuna informazione riguardo alla mostra, al percorso espositivo, agli artisti, perché lui non è dell’organizzazione, di cui è invece responsabile l’Associazione  Culturale Coriolano, che ha organizzato questo evento in partnership con la Regione Lazio, la Provincia di Roma, l’Unione delle Province Italiane, il Comune di Anzio e il Comune di Nettuno. Rassegnati iniziamo a dare un’occhiata in giro e ci viene incontro una signora: Giusi Canzoneri, Responsabile MCA di Anzio, che, come frase di accoglienza, proprio all’ingresso del Museo ci dice: “ e a voi chi vi rappresenta?”. Che splendida accoglienza, coś calda e invitante. Sconcertati rispondiamo con: “siamo studenti di Storia dell’Arte”. Risposta:” Ah, io ho studiato con Argan”. Con Argan? La Signora ha studiato con il mito di tutti noi giovani storici dell’arte, che fortuna! Percorriamo con Lei parte dell’esposizione, e arriviamo davanti ad un televisore. Ovviamente dopo che la Signora cerca, senza successo, di accendere la tv ed il videoregistratore, le offriamo il nostro aiuto. La Sig.ra Canzoneri ci lascia massima libertà cosicchè per l’altro televisore facciamo proprio da soli. Sulle locandine dell’evento leggiamo che la chiusura è prevista per le ore 19:00. Esattamente alle 18:00 il custode del “Museo dello Sbarco” ci chiede cortesemente se possiamo lasciare il Museo, perché deve chiudere. Penso che sia una barzelletta, e invece no! Ci accompagna proprio all’uscita, dopo essersi accertato che noi avessimo spento il televisore. Non riusciamo a terminare la visione dei video in concorso. Al Forte Sangallo, forte medievale costruito tra il 1501 e il 1503 da Antonio da Sangallo su progetto di Giuliano Giamberti, la situazione non è cambiata di molto.  Ad accoglierci c’è questa volta un signore molto gentile, che peṛ non fa parte dell’Associazione e che è la prima volta, ci dice, che è di turno, ma non è per noi la prima volta che rimaniamo a bocca spalancata. Anche qui abbiamo dei problemi di fruizione, un’ala della mostra non ci viene aperta e anche questo custode non sa usare il videoregistratore.  Non voglio mettere affatto in discussione le opere in mostra, tra l’altro vi hanno partecipato artisti anche celebri, come Studio Azzurro, tanto per dirne uno, il cui solo nome è una garanzia oggi come oggi, ma non trovo un aggettivo qualificativo per definire l’organizzazione e la cura dell’evento. La cura e l’organizzazione di un evento fanno in modo che l’Arte possa essere fruita. L’evento stesso è un’opera d’arte e il curatore impegna non solo il suo tempo ma tutto il corpo e l’anima nella realizzazione di questo. Sono andata via amareggiata e delusa prima di tutto come cittadina italiana, poi come amante dell’arte e laureanda in storia dell’arte contemporanea. A chiusura di questa triste rassegna abbiamo deciso che, se per organizzare una Biennale basta fare della bella pubblicità già da adesso sono orgogliosa di invitarvi l’anno prossimo, il 29 febbraio 2010, alla “Biennale dell’Isola Che Non C’è” che si terrà appunto in varie sedi dislocate sull’isola, a cura di Peter Pan e dei bambini perduti. Non mancate!

Chiara Ciucci Giuliani


Shingle22J - Biennale di Anzio e Nettuno II Edizione

a cura di Andrea Mingiacchi - Associazione Culturale Coriolano

dal 23 gennaio al 3 febbraio 2009

Sala delle Conchiglie, Museo dello Sbarco, Museo Civico e Parco Archeologico (Anzio) e Forte Sangallo (Nettuno)

www.shingle22j.com

 

 

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