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Roma-Varsavia. Sola andata

Il progetto Transfert Gallerie Polacche a Roma si chiude fra pochi giorni. E' infatti in corso la mostra che conclude l'esportazione temporanea di lavori provenienti dalla Galleria Nazionale d'Arte Zacheta di Varsavia, occasione unica per seguire le direzioni della recente arte polacca. L'esposizione, varia e decisamente interessante, occupa le stanze dell'Istituto Polacco di Roma, una cornice austera, ma malleabile. Il risultato è che le opere si inseriscono appieno nell'ambiente, escludendo qualsiasi formalità. Gli artisti in mostra sono una dozzina circa. Registrata fin da subito la varietà di orizzonti stilistici, basta poco per accorgersi che la fonte principale di ispirazione delle opere deriva dalla città, Varsavia in particolare. La quasi totalità dei lavori infatti racchiude una personale e specifica visione urbana, sia essa legata a problemi sociali, urbanistici o più semplicemente alla quotidianità. Attuale e sentito è il cambiamento architettonico che si sta verificando a Varsavia in seguito alle numerose demolizioni di costruzioni nate dopo la seconda guerra mondiale, testimonianze del razionalismo polacco. Al supermercato Supersam, costruito nel 1962 e distrutto nel 2006, esempio fra i più classici di tale architettura e considerato edificio storico per gli abitanti, sono dedicati alcuni lavori. Il progetto di Marcin Chomicki e Justyna Wencel, non ancora realizzato, nasce dalla volontà di ritrovare la memoria per il luogo perduto attraverso un frammento del tetto del supermercato da collocarsi alla fermata dell'autobus corrispondente. Anche Igor Przybylski è interessato a quel che rimane del passato nella città moderna. Con un lavoro degno di un antropologo, scova gli ultimi trenta esemplari degli Ikarus, modelli di autobus degli anni sessanta che presto spariranno dalle strade perché rimpiazzati da più recenti mezzi. Presentandone la storia, l'entrata in servizio, e la documentazione, video e fotografica, con Ikarus Total gli autobus vengono elevati a reperti di un'epoca non lontana, ma che sparisce giorno dopo giorno.  Varsavia è città soggetta ad un rapido cambiamento; come spesso accade peṛ manca nella corsa al futuro, non solo in Polonia, il rispetto per quella che è stata la storia recente, ancora incisa nelle strade come sulla pelle degli abitanti. Forse per tale ragione Agnieszka Brzezanska ci propone il video Varsavia per amatori in cui il protagonista illustra le particolarità della capitale polacca.  Ma tutti i video selezionati per la mostra sarebbero da menzionare, senza dimenticare quelli  presentati, a rotazione, nella seconda sede poco distante, la galleria Cafè Europe.  Per ultima una considerazione, forse scontata. Considerando il numero di giovani presenti, nonché la qualità delle opere esposte, tutte di proprietà della Galleria Nazionale Zacheta, è imbarazzante pensare al ruolo che in Italia riveste l'arte contemporanea e allo spazio riservato agli artisti emergenti, a Roma come nella maggior parte delle nostre città.

Roberto Teotti


Varsavia saluta Roma (nell'ambito di Transfert Gallerie Polacche a Roma) - Magda Kardasz

dal 14 novembre al 23 dicembre 2008

Istituto Polacco di Roma, Via Vittoria Colonna 1 - Roma

www.istitutopolacco.it

 

 

 

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