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Bruno Munari prestigiatore

La Casina di Raffaello rende omaggio alla figura poliedrica e speciale di Bruno Munari in contemporanea ad altri musei che celebrano a Roma il centenario della nascita dell’artista milanese. La struttura che ospita la mostra è una ludoteca per bambini dai 3 ai 10 anni nella quale si svolgono varie attività: laboratori didattici, letture animate e incontri sulle novità editoriali; dato che Munari è tra i maggiori innovatori nel campo dei libri per bambini appare come una sede decisamente appropriata. La mostra è incentrata sui libri per bambini creati da Munari fin dai primi anni ’40. Parte integrante sono anche i laboratori ispirati al metodo Munari che dal 1977 risulta ancora efficace e attuale nella didattica dell’età prescolare e della prima età scolare per stimolare la fantasia e l’apprendimento. Il primo laboratorio utilizza il libro-gioco La favola delle favole grazie al quale i bambini creano, attraverso pagine intercambiabili, le loro storie; il secondo è ispirato alle “macchine inutili” dell’artista milanese. Peṛ non fatevi ingannare, a quest’ultimo partecipano anche gli adulti che per l’occasione diventano bambini e creano le loro macchine esilaranti.   Nella prima stanza si pụ prendere visione dei libri e esperirli; i pre-libri, per esempio, dedicati ai bimbi più piccoli, editi per la prima volta nel 1980, sono 12 volumetti di diverso materiale colorato, interamente realizzati a mano, con rilegature diverse, che aiutano i bambini a scoprire il mondo attraverso il gioco e la sorpresa, senza una parola scritta. Possono essere soffici, lisci, ruvidi, di feltro, di legno, di cartoncino o di plastica; possono contenere una sorpresa, come un bottone, per abbottonare le pagine tra di loro come si fa per un maglione, oppure un disegno; possono avere al loro interno fogli di diverso spessore e colore suggerendo al bambino tante sensazioni e immagini,  per esempio il mare oppure un giardino; possono avere tante pagine con disegni di forme colorate diverse alle quali si sovrappongono, voltando pagina, fogli di plastica trasparente, anch’esse colorate, in grado di mutare i colori della forme sottostanti rivelando la regola dei colori primari e secondari.  I libri illeggibili degli anni ’50 sono libri senza parole che raccontano storie, puramente visive, attraverso linee, colori, fogli, strappati e trasparenti, fili di cotone e altro, che nascono come pezzi unici o riprodotti in piccole tirature. L’ Alfabetiere, la cui prima edizione è del 1960 presso Corraini, aiuta i bambini di età prescolare nell’apprendimento delle lettere dell’alfabeto in maniera ludica. Il metodo è il seguente: ogni bambino pụ intervenire nel continuare l’alfabeto, senza necessariamente seguire l’ordine alfabetico, incollando la lettera che per prima ha deciso di ritagliare dalle riviste. Il bimbo si accorgerà per esempio che per ogni A ritagliata e incollata nella pagina della A vi sono tanti tipi di A, dalle diverse forme, dai diversi colori, dai diversi caratteri. Poi potrà anche incollare assieme alla lettera delle immagini il cui nome inizia con la lettera scelta, per esempio se è una T l’immagine potrà essere tavolo, tenda, ecc. . Inoltre si potranno anche creare delle frasi, poesie, filastrocche e non-sense inserendo parole che comincino con le lettere scelte; cị che qui si vuole raggiungere non è tanto un senso, che secondo Munari poco interessa ai bambini, quanto un ritmo, un suono. Poi ci sono i libri-gioco per l’infanzia che Munari realizẓ tra il 1939 e il 1945 per la Mondadori, inizialmente pensati per il figlio Alberto, i quali per la prima volta introducevano il colore rompendo con la consuetudine dei libri per bambini dell’epoca realizzati esclusivamente in bianco e nero. Alcuni esempi sono Gigi cerca il suo berretto. Dove mai l'avrà cacciato? o il Venditore di Animali, oppure Toc Toc. Chi è? Apri la porta, nel quale la copertina è concepita come una porta per entrare nel libro.  E poi c’è  Le Forchette di Munari del 1958, un libro che mostra le “forchette parlanti” dell’artista, dove le diverse variazioni dell’immagine della forchetta la assimilano alla mano, al suo gesticolare, diventando quindi un suo prolungamento. Il mare come artigiano, pubblicato nel 1995 con gli editori Corraini, è un libro che nasce in realtà da una ricerca più lontana, quella del 1944, quando nel “Catalogo Illustrato dell’Umorismo” Munari sottolinea la particolare bizzarria dei rifiuti che il mare lascia sulla riva, potenziali opere di alto artigianato. Le diverse versioni di cappuccetto rosso mutata in Cappuccetto giallo. Al pian terreno del più grande grattacielo abita oppure Cappuccetto verde con le sue amiche ranocchie pubblicati nel 1972 da Einaudi. E poi tanti e tanti libri ancora tutti da vedere e toccare. Cosa divertente della mostra sono le macchine inutili che Munari disegna nel periodo studentesco al puro scopo di far ridere gli amici. Progetti di costruzioni strane, vere e proprie macchine umoristiche, poi pubblicate da Einaudi nel 1942  in un libro dal titolo Le macchine di Munari, ristampato più volte. Tra le macchine più note c’è quella per muovere la coda ai cani pigri. Da qui nasce il laboratorio della mostra, rivolto non solo ai bambini ma anche agli adulti, nel corso del quale ognuno cerca di stimolare la propria fantasia progettando delle macchine che compiono delle attività inusuali. Curiosi i disegni elaborati dai visitatori, come la macchina per azzittire chi parla troppo, la macchina per dimagrire, quella per fare arrabbiare il gatto, oppure la macchina per fare i compiti o per fare andare prima in pensione la maestra. La mostra si conclude con la proiezione di un video su Munari. Emblematico della figura innovativa dell’artista e della sua continua curiosità per la vita è proprio un episodio accadutogli in un viaggio in Giappone, che lui stesso racconta nel video: un giapponese incontra l’artista e scrive il suo nome sul taccuino e afferma “Munari in giapponese vuol dire fare dal nulla”.

Ida Tricoli


BRUNO MUNARI PRESTIGIATORE

a cura della Casina di Raffaello – ludoteca di Villa Borghese in collaborazione con le Edizioni Corraini e le Biblioteche di Roma

dal 3 ottobre 2008 all'11 gennaio 2009

Ludoteca Casina di Raffaello, Villa Borghese

www.casinadiraffaello.it

 

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