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L'Ottocento Made in Italy


Francesco Hayez, Il Bacio (1859)

«L’artista è un essere d’Amore; e che cosa è l’Amore se non potere di sentire la vita altrui»: con queste parole Giuseppe Mazzini si riferiva all’artista dell’Ottocento, difendendo le opere italiane contemporanee, innovative rispetto al passato e per questo testimonianze di una grande vitalità artistica dell’Italia non affatto indegna dei secoli d’oro, dominati dai capolavori di Raffaello e Michelangelo. 
La mostra in corso a Roma, presso le Scuderie del Quirinale, sembra avere lo stesso intento di Mazzini, ovvero ribadire l'importanza di  un'arte che diventa mezzo per diffondere nell'animo degli italiani una comune coscienza di Nazione. Si tratta di una vera e propria rivisitazione dell’Ottocento attraverso un centinaio di opere, soprattutto dipinti, ma anche sculture che vanno da Canova a Medardo Rosso, selezionate da Maria Vittoria Marini Clarelli, Fernando Mazzocca e Carlo Sisi. Lo spettatore ripercorre con lo sguardo un intero secolo, compiendo un viaggio che attraversa l' Italia da nord a sud, alla ricerca di personaggi storici, luoghi, scene di vita quotidiana, avvenimenti lontani nel tempo ma che hanno contribuito a creare un’identità nazionale. Il percorso cronologico inizia nella balconata con i due pugilatori di Canova, grazie al quale la scultura riconquista il suo primato; si procede  poi nelle sale del primo piano con i capolavori di Camuccini, ispirati ai modelli di Jaques-Louis David, e quelli dei maggiori pittori del periodo napoleonico, Appiani e Bossi, per poi passare ad Hayez, considerato il caposcuola del cosiddetto 'romanticismo storico', in cui associa il 'vero' e il 'bello'. Il viaggio procede tra le campagne, le città , i paesaggi marini della nostra Italia, raffigurati con estrema maestria da artisti come Migliara, Gigante, Cannella, Caffi.


Odoardo Borrani, Cucitrici di camicie rosse (1863)

Eventi decisivi del Risorgimento vengono collocati in una dimensione quotidiana e popolare, come si può ammirare nell' Imbarco di Garibaldi a Quarto di Gerolamo Induno e nelle Cucitrici di camicie rosse di Borrani. In Domenico Morelli “acuto è il contrasto tra l’amore del vero e l’impeto dell’immaginazione”; nella sua arte emerge la possibilità di raffigurare mondi lontani nello spazio e nel tempo, come se ne avesse avuto diretta esperienza. L’artista dipinge «figure e cose, non viste, ma immaginate e vere ad un tempo», dotando le iconografie di una maggiore verità storica (Gli Iconoclasti) e indagando l'umanità anche nei suoi aspetti più privati (Il Bagno pompeiano).


Domenico Morelli, Il bagno pompeiano (1861)

Le opere esposte nel secondo piano, a mio avviso, risultano essere ancora più apprezzabili di quelle del primo. I dipinti di Abbati e Sernesi non sono altro che 'composizioni a macchie', mentre Lega con Il canto di uno stornello, recupera la linea di contorno disegnata; così Fattori  aderisce alla pittura di macchia senza rinunciare al chiaroscuro e ai contorni. Con  De Nittis, Boldini, Zandomeneghi si respira un clima internazionale, mentre sperimentazioni atmosferiche caratterizzano le opere della Scapigliatura lombarda e del Divisionismo. Tra i divisionisti italiani, se Segantini e Previati mostrano un' attitudine simbolista, Morbelli e Pellizza da Volpedo, invece, rimangono maggiormente legati a temi sociali. Emblematico a questo proposito il Quarto Stato, sintesi delle idee socialiste del pittore che lo spingevano a «fare dell'arte per l'umanità». La Maternità di Previati, l’opera più discussa alla Triennale di Brera del 1891, chiude l'esposizione e costituisce un'esemplificazione della teoria dell'artista secondo cui bisognava «prendere dal sensibile solo quel tanto che può rendere visibile l'idea», segno inequivocabile del grado di innovazione stilistica e formale al quale era giunta la grande stagione dell’arte italiana dell'Ottocento.

Carmela Rinaldi


 

Ottocento. Da Canova al Quarto Stato
a cura di Maria Vittoria Marini Clarelli, Fernando Mazzocca e Carlo Sisi
dal 29 febbraio al 10 giugno 2008
Scuderie del Quirinale, via XXIV Maggio 16 - Roma

www.scuderiequirinale.it

 

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