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Rifiuti della vita, miracoli dell’arte

Il tema proposto dalla mostra allestita alla Fonderia delle Arti affronta un problema d’importanza primaria in questa nostra società: quello dei rifiuti urbani e del ciclo di smaltimento e riciclaggio di materie riutilizzabili come plastica, carta, alluminio e vetro. Questo delicato argomento, oggi più che mai attuale dopo le nefande vicende napoletane, viene trattato dalle opere di una serie di artisti, che decidono di rielaborare gli scarti della società mostrando le loro infinite applicazioni.

Il rifiuto tout court diviene elemento superfluo da ricollocare in un contesto differente da quello di origine: l’opera ridefinisce un ruolo nuovo per oggetti che nella società non vengono più utilizzati. Il valore d’uso degli oggetti viene annullato quando essi vengono inglobati dall’opera d’arte, venendo coś immersi in una dimensione altra rispetto alla realtà; dimensione dove l’oggetto assume una nuova identità e si riappropria della propria dignità: da scarto inutile ad elemento essenziale di una struttura compositiva. Partendo dai quadri “De rerum natura” e “Garden”, rispettivamente di Monica Straniero e Pier Maurizio Greco, che ci conducono a riflettere sull’importanza e la necessità del riciclaggio e della raccolta differenziata, si passa ad opere come “Città continua” di Antonio Taschini o “Oro Nero” di Gloria Tranchida, dove carta e cartoni riciclati divengono gli strumenti per comporre una texture brulla ed in rilievo che, nella propria materialità, richiama il messaggio proposto dalla mostra.

Particolarmente interessanti sono i lavori “Gabbiano metropolitano” di Marco Bonura e “Tubi” di Paola De Santis: il primo è una scultura in rete metallica e acciaio, in cui si rende manifesta la difficile condizione dei gabbiani di città, costretti a convivere con i rifiuti dell’uomo, mentre il secondo è un’elaborazione digitale di una fotografia che assume il modulor del tubo come elemento basilare di un’immagine speculare e simmetrica. La mostra, che si chiude con l’opera “Venere dell’immondizia” di Monticelli e Pagone, ben riuscito omaggio alla celebre “Venere degli stracci” di Michelangelo Pistoletto, all’interrogativo sulle diverse direzioni e finalità dell’espressione artistica risponde con il preciso fine di sensibilizzare artisti, pubblico e quindi società al rispetto dell’ambiente, iniziando con l’individuare un processo utile ad investire risorse ed energie nei processi di riutilizzo delle materie prime.

Simone Giampà


Ti riciclo in arte. Storie di plastica, carta, alluminio e vetro

a cura di Antonietta Campilongo

dal 15 marzo al 15 aprile 2008

Fonderia delle Arti di Roma, Via Assisi 31 - Roma

www.fonderiadellearti.com

 

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