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Giuseppe Penone a Villa Medici

All’Accademia di Francia fino al 25 marzo la mostra di Giuseppe Penone, protagonista dell’Arte Povera. L’artista ha ideato un ricco percorso espositivo appositamente per gli ambienti di Villa Medici e occupa la quasi totalità degli spazi dell’Accademia. Si parte dalla Cisterna Romana per attraversare tutte le sale e arrivare al fantastico Giardino e all'Atelier del Bosco. Legno, marmo e bronzo come pelle, pietre come idee. Anche se utilizza elementi pertinenti al mondo vegetale e minerale, nulla nelle opere di Giuseppe Penone assomiglia veramente a qualcosa di naturale. Lui reinterpreta, dà una consistenza tutta nuova alla materia, tutta artigianale, la sua mano è evidente.

L'uomo è intervenuto e, come si sa, dove passa l'uomo la Natura scompare. Nonostante tutto il lavoro di Penone giunge a compimento proprio grazie all’assimilazione degli elementi naturali e attraverso questa riflette sugli aspetti concreti, visivi, tattili, olfattivi della materia in una indagine che arriva a svelare gli aspetti magici della Natura. Ogni singolo lavoro, pur essendo del tutto indipendente acquista, in relazione agli altri, un ulteriore senso e tutto l’insieme diventa a sua volta un’opera d’arte. Si fa ambiente, atmosfera, luce e odore. Anche per questo le opere sono accostate senza alcuna regola cronologica perché non se ne sente il bisogno. Non c'è la volontà di realizzare un'antologica dell'artista piemontese ma di presentare una sua "installazione composita". Molte, infatti, sono le installazioni che accompagnano sculture e disegni realizzati con legno, resina vegetale, marmo, bronzo, grafite. Penone si focalizza in particolare sul senso del tatto e sulla superfice che rende il contatto possibile. Non a caso la parola "pelle" ricorre nei titoli che assegna ai suoi lavori: "Pelle di cedro", allestita nell’antica cisterna da poco resa accessibile, è la prima opera che s’incontra a Villa Medici lungo il percorso espositivo.

Vedere le lastre allineate su quattro file, tutte disposte a terra, tranne una che è sollevata su alcuni rami, anch’essi in bronzo, è come osservare un albero dal suo interno. La scultura è stata realizzata da Penone a partire da un cedro centenario, attraverso un lungo processo di produzione di calchi e fusione di bronzo. Lungo la monumentale scalinata all'interno della villa, Giuseppe Penone ha disposto numerose sculture della serie "Pelle di foglie", realizzate tra il 1999 e il 2006. Sculture in bronzo fatte di rami intrecciati sui quali sono state saldate altrettante foglie. Uno strano incastro, un innesto innaturale il risultato del quale è quello di una composizione viva, un bosco incantato dove sul reale prende il sopravvento il fantastico. Un giardino sottorraneo, dove le piante, appunto, non hanno bisogno di respirare. "Scultura di linfa", esposta qui per la prima volta, è un tronco d'albero steso a terra dal quale fuorisce la linfa dal colore molto simile al sangue. E' un altro indice di Natura maltrattata ma vera, che vive, che è un essere. D'altronde Penone dice: "L’albero è idea prima e più semplice di vitalità...".

Fabrizio Manzari


Giuseppe Penone

dal 29 gennaio al 25 marzo 2008

Villa Medici - Accademia di Francia Viale della Trinità dei Monti 1 - Roma

www.villamedici.it

 

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