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Bianco-Valente. Costellazione di me

Ancora una volta Bianco-Valente stupiscono, emozionano lo spettatore che non può che rimanere affascinato dalla poeticità dell’indagine artistica da loro proposta. La mostra alla galleria VM21, Costellazione di me presenta una declinazione del concetto di relazione e sembra volerci offrire un messaggio inequivocabile: il rapporto tra gli uomini e la complessità dell’esistente (la realtà) non riesce ad essere compreso in sovrastrutture culturali e scientifiche perché contiene un potenziale d’indicibilità che sfugge continuamente.

Ancora una volta Bianco-Valente stupiscono, emozionano lo spettatore che non può che rimanere affascinato dalla poeticità dell’indagine artistica da loro proposta.La mostra alla galleria VM21, Costellazione di me, presenta una declinazione del concetto di relazione e sembra volerci offrire un messaggio inequivocabile: il rapporto tra gli uomini e la complessità dell’esistente (la realtà) non riesce ad essere compreso in sovrastrutture culturali e scientifiche perché contiene un potenziale d’indicibilità che sfugge continuamente.

Bianco- Valente tracciano una possibile mappatura, una costellazione personale in cui si ritrovano le loro esperienze, le loro relazioni e le loro conoscenze.  
La mostra è articolata in tre parti.
L’installazione ambientale occupa la sala principale della galleria, qui sulle pareti sono state tracciate delle linee convergenti che una volta toccatesi, si dirigono verso l’esterno. Queste righe non sono altro che parole scritte con il carboncino sul muro: gli artisti hanno chiesto a persone conosciute di indicare il romanzo o il saggio che più ha segnato la loro vita e, riportandone degli estratti, hanno reso visibili possibili connessioni e differenze esistenti tra le persone coinvolte. Il video, Complementare, è un’indagine sulla loro relazione.


Complementare
(2010)


La telecamera riprende le mani di Giovanna e Pino che a vicenda si ricalcano le linee dell’altra mano: un tentativo per provare a seguire il loro destino. Una mappatura della loro vita.
La terza parte della mostra approfondisce le connessioni tra persone che tra loro non si conoscono. A quest’ultime, il duo artistico ha chiesto di descrivere delle fotografie con un breve testo, che è stato inviato ad altre persone incaricate di interpretarlo con immagini dipinte ad acquarello.


Costellazione di me (2010), installation view, courtesy VM21 artecontemporanea


Quindi, sono state esposte le fotografie di partenza, le relative descrizioni e le immagini da queste derivate. Il risultato finale è molto interessante e permette di cogliere velocemente le relazioni e le differenze tra diversi mezzi di espressione (la fotografia, il testo scritto e il dipinto ad acquarello).
Un lavoro complesso e ben fatto che presenta quelle costanti appartenenti al fare di Bianco-Valente: un fare profondo e poetico ma anche emozionale e sperimentale.


Claudia Cavalieri


Bianco-Valente - Costellazione di me
dal 29 maggio al 15 luglio 2010
VM21 artecontemporanea, Via della Vetrina 21 - Roma
www.vm21contemporanea.com

 

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