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Focus On Sheryl Oppenheim

Sheryl Oppenheim - Proliferation

Questo mese il nostro spazio virtuale è dedicato ad un' artista americana, Sheryl Oppenheim, che ha trascorso il suo ultimo semestre di studio nella sede romana della Temple University, tenendo la sua prima personale, nonchè tesi finale di laurea, proprio nella nostra città. Nelle opere di Sheryl l'incalzante proliferazione di colori, trame, ritmi invitano l'occhio al gioco, senza regole da seguire o preconcetti da applicare. E' la stessa artista che ammette di procedere sulla tela in totale libertà di azione: "Il mio scopo non è di dipingere le cose specifiche, e quindi, solitamente, oscuro o addirittura elimino immagini riconoscibili dai miei quadri. Vorrei che lo spettatore vedesse i miei quadri senza i preconcetti di una narrativa suggerita dalla rappresentazione. Inizio ogni quadro in modo arbitrario, e da questo punto di partenza il quadro diventa un oggetto, con le sue proprie regole e scopi. Ogni quadro ha in comune il fatto di essere stato dipinto da me, con le procedure descritte sopra, e quindi con in comune le regole e gli scopi dell’opera in creazione." L'opera in creazione, è questa la forza che travolge nei suoi dipinti che vedono, oltre la pittura, l'uso di tecniche più 'meccaniche', come la serigrafia, sempre piegata dall'artista al fine di appropriarsi fotograficamente di ciň che di interessante trova nel mondo: dagli intrecci di una paglia Viennese ad una protesta studentesca romana ( Sheryl è rimasta particolarmente impressionata dall'enorme molibitazione degli studenti e dei professori contro le nuove leggi Gelmini sulle riforme scolastiche). La procedura di applicare l'immagine più volte sul quadro, la rende una trama, quasi una decorazione. Sebbene la riduzione storica del termine decorazione abbia avuto come risultato quello di renderla quasi un'offesa nell'arte contemporanea, con le sue opere Sheryl si propone di affrontare anche questa convenzione. Così, la decorazione arriva a giocare il ruolo di liberatrice nella creazione e nell'uso di colori, spazi e trame. Sheryl continua a creare, tra tutte le informazioni visive che la circondano e che poi le daranno da pensare in termini di colori e composizioni. E questo 'pensare' che rende poi così piacevole il gioco che l'artista riesce a intavolare nelle sue opere.

Nicoletta Guglielmucci

 

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