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Adrian Tranquilli. In excelsis

In Excelsis 7; In Excelsis 6; In Excelsis 4, 2011 (carboncino, carta, legno, smalto; foto di photo by Claudio Abate)

In excelsis, nell’alto dei cieli, per gli italiani cresciuti sotto l’egida vaticana non può che richiamare l’inno angelico Gloria in excelsis Deo, Gloria a Dio nell’alto dei cieli, un dio che Tranquilli veste nei panni del suo eroe preferito dei fumetti Batman. Nel percorso della mostra vi è una sequenza di croci di differenti generi che fanno da sfondo alla figura dell’eroe dei fumetti. Ad una prima visione l’impatto simbolico risulta molte forte, croci nere una affianco all’altra, decorano le pareti bianche della galleria sormontate dall’eroe dei fumetti, creando nello spettatore un certo disorientamento.


sx: In Excelsis 1, 2011 foto di photo by Claudio Abate); dx: In Excelsis 2, 2011 foto di photo by Claudio Abate

L’eroe mascherato, tra ironia e critica, assume così, il ruolo del Salvatore assunto in croce. La scelta di un personaggio dei fumetti che incarna la figura dell’eroe e salvatore, probabilmente, riflette l’ideologia di una fede che assurge un simbolo che diviene modello di vita a cui guardare per raggiungere la salvezza eterna. Anche la tecnica esecutiva adoperata da Tranquilli sembra riecheggiare motivi classici, il plasticismo nella figura del corpo del Batman e nel panneggio della veste, in tutte le sue versioni,  rimandano, seppur paradossalmente, alla maniera michelangiolesca.

Il tutto creato ad hoc per accostarsi ad una visione ecclesiastica e cattolica. Nonostante tale preponderante richiamo, le opere di Tranquilli riflettono allo stesso tempo, una critica attenta alla cultura contemporanea. La sequenza delle croci, latine e greche, si conclude nel suo percorso con una di forma composita e dalla simbologia immediatamente identificabile: la svastica.

La presenza di tale immagine, dalla grande carica simbolica, in sostituzione della croce, lascia trapelare un messaggio dell’artista, quasi un avvertimento,  nei confronti di  ogni  dottrina e fede. L’ammirazione per una figura assunta a divinità assoluta, eroe e salvatore, qualunque essa sia, potrebbe trasformarsi in sottomissione, per giungere alla fine, senza accorgersene,  ad una vera e propria dittatura. Dittatura che qui, in chiave metaforica, può assumere diverse forme e che potremmo anche intendere come una dittatura di pensiero, negazione della libertà di pensiero e di parola, argomenti non lontani dalla società odierna e trattati con ironia da Tranquilli.

L’artista, infatti, non è nuovo all’uso di tali percorsi narrativi, che attraverso le sue opere, colpiscano lo spettatore, fino a turbarlo, creando disorientamento ed estraniamento, accostando simboli forti, radicati nella memoria storica di ognuno di noi ad elementi ironici e a volte dissacranti come i fumetti. Non ultimo il lavoro presentato al Macro, in cui i personaggi chiave del suo intero lavoro, Batman e Joker si sfidano in una lotta tra le sale del museo.


In Excelsis 6
, 2011 (carboncino, carta, legno, smalto; foto di photo by Claudio Abate)

Una lotta eterna fra il bene il male che Tranquilli ci mostra, come un bambino un po’ cresciuto, con scherno e sadismo e ponendoci una ricorrente domanda: chi l’avrà vinta?

Al suo pubblico la risposta.

Giorgia Salerno


In excelsis - Adrian Tranquilli
dal 20 ottobre 2011 al 13 gennaio 2012
Studio Stefania Miscetti, Via delle mantellate 14 - Roma
www.studiostefaniamiscetti.com

 

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