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Sul finire dell'occhio blu (2011), courtesy Giacomo Guidi
In linea con il suo ‘concept’ (trattare artisti nati tra gli anni Quaranta e Sessanta, quindi già pienamente affermati), la Giacomo Guidi Arte Contemporanea ha inaugurato il 6 dicembre scorso la prima personale del toscano Vittorio Corsini.
I lavori in mostra sono delle lastre di metacrilato e fanno parte di un ciclo di lavori iniziato nel 1989; realizzate con tinte a pastello, la loro particolarità è rappresentata da un tubo di luce al neon posto su un lato del dipinto. Questa caratteristica rende i monocromi tenui e quasi rarefatti.
Sul finire dell'occhio rosa (2011), courtesy Giacomo Guidi
Sia come età, che come produzione, Corsini si inserisce perfettamente nella tradizione del monocromo, sulla scia dei vari Klein e Fontana, di cui può esserne una continuazione quasi spontanea. La sua ricerca, inoltre, ben si fissa in quella particolare attenzione riservata al rapporto tra opera e spazio, tanto da divenire naturale il suo inserimento negli spazi neutri della galleria Guidi; anzi, questo carattere si accentua nel momento in cui si nota, alzando lo sguardo, la vivida luce bianca dei neon, che illumina lo spazio espositivo.
Bisogna sicuramente contestualizzare l’artista e la sua opera per poterlo apprezzare appieno. L’essenzialità la fa da padrone in questa mostra e spiazzato si troverebbe chi si aspetta di trovare qualcosa di iper-contemporaneo; ma ciò, come ho già sottolineato, fa parte della scelta consapevole del giovane gallerista romano.
L’effetto dell’intera mostra è quindi meditativo. La Costola delle Cose, per l’artista toscano, è questo suo isolarsi dalla realtà attraverso lavori silenziosi, ‘primari’, essenziali, appunto. Forse proprio tale ultima caratteristica mi ha fatto pensare, inoltre, a un possibile accostamento con il design.
Panoramica della galleria. Courtesy Giacomo Guidi
Antonio Pizzolante
La Costola delle Cose - Vittorio Corsini
a cura di Ludovico Pratesi
dal 7 dicembre 2011 al 29 febbraio 2012
Giacomo Guidi Arte Contemporanea, Vicolo Sant’Onofrio, 22/23, Roma
www.giacomoguidi.it
