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HOMESCHOOLING_ Angela Marzullo


Veduta della mostra, Courtesy Ex Elettrofonica

Homeschooling è la prima personale italiana dell’artista svizzera Angela Marzullo (1971), in cui sono esposti cinque video e un intervento sonoro. La sua pratica artistica è fondata sul dialogo con opere del passato (performance e testi critici degli anni settanta) e su una loro provocatoria riappropriazione attraverso una prospettiva vicina al pensiero femminista.
La modalità è ironica e tagliente: le uniche protagoniste dei video presentati sono le figlie della Marzullo, Lucie e Stella, che si relazionano con testi di Benjamin, Arendt, Pasolini e Brecht. Le tematiche affrontate sono sintetizzate in parte dal titolo stesso dell’esibizione : Homeschooling – una contro scuola,un’ alternativa all’istruzione istituzionale, rappresentata appunto da un’ educazione parentale e in particolare dal rapporto madre/figlia. 
L’operazione di Angela è di sintesi, lei stessa afferma
«nella mia vita di donna e madre lo spazio del lavoro artistico si è dovuto rimodellare. Il lavoro video con le mie figlie mi ha permesso di incrociare gli interessi artistici con quelli famigliari». Una coincidenza di pensiero e vissuto.


Veduta della mostra, Courtesy Ex Elettrofonica

L’allestimento è funzionale alla fruizione delle opere, per Performing (2005) una piccola televisione stile anni 80 è posizionata su un basso podio e  dei cuscinoni in terra creano un’ambientazione vicina a quella del video stesso. Lucie e Stella, nella loro cameretta, reinterpretano sei famose performance: Claim Excerpts di Vito Acconci (1971), Semiotic Of The Kitchen di Martha Rossler (1975), S.C.U.M di Carole Rousopoulos (1976), Art Must Be Beautiful, Artist Must Be Beautiful di Marina Abramovic (1975), Performer/Audience/Mirror di Dan Graham (1975) e Relation in Time di Marina Abramovic e Ulay (1977). Il risultato è impressionante, il cambio di prospettiva è assicurato e se da una parte è accorciata la distanza esistente tra una specifica produzione culturale degli anni '70 e quella più canonica impartita a delle bambine, dall’altra sembra che il tempo di queste performance venga azzerato.


Veduta della mostra, Courtesy Ex Elettrofonica

Come spiega la curatrice della mostra, Anna Cestelli Guidi, la reinterpretazione di testi appartenenti alla memoria collettiva da parte delle figlie dell’artista provoca un passaggio ad un lessico famigliare. Concettina (2010), video realizzato in occasione della residenza presso l’Istituto Svizzero di Roma, ispirato alle Lettere Luterane di Pasolini e specificatamente alla sezione Gennariello (una specie di trattato pedagogico in 14 paragrafi), vede protagoniste ancora Lucie e Stella, che si aggirano per il parcheggio sotterraneo di Villa Borghese di Roma. Lavoro di un’ottima qualità fotografica, rivela l’importanza della scelta dei luoghi deputati ad ospitare le ambientazioni dei girati, infatti anche nelle altre opere si ritrovano architetture moderne e in cemento armato con rampe, scale e corridoi. Marzullo ci racconta in proposito: «sono cresciuta in una città satellite di Zurigo in un edificio degli anni Settanta. Credo che proprio l’architettura di questo luogo mi abbia permesso di godere della mia adolescenza libera da qualsiasi radice culturale […]. Tutti i miei video possono definirsi come delle passeggiate architettoniche per degli iniziati dei passaggi segreti dell’infanzia».


Veduta dell'installazione MereFille (2012), Courtesy Ex Elettrofonica

Gli altri video presentati in mostra, La Crise de l’Education (2011) – riflessione ispirata al pensiero di Hannah Arendt – e Stella, Proletarian Theatre For Children (2006) – con testi di Benjamin e Goethe – non hanno la stessa densità di Concettina, in cui la modalità installativa (video proiettato a parete) aiuta sicuramente la fruizione, rendendo maggiormente coinvolgente il lavoro.
Probabilmente non del tutto azzeccata la presenza del lavoro Bodybulding (2010) un’installazione di sapore fin troppo femminista e non così originale. Il lavoro sonoro MereFille (2012), installato nella seconda stanza di Ex Elettrofonica, è una riflessione sul rapporto madre-figlia e chiude la mostra.

Homeschooling è omogenea e coerente alle tematiche proposte, probabilmente la presenza di troppi lavori la rende sovraccarica di significati, minacciando una fruizione immediata e chiara da parte del visitatore.

Claudia Cavalieri


Angela Marzullo - Home Schooling
a cura di Anna Cestelli Guidi

dal 9 marzo al 28 aprile 2012
Ex Elettrofonica, Vicolo San't Onofrio 10 - Roma

www.exelettrofonica.com

 

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