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Sara Basta - La Pancia del Monte

Performance a cura di sguardo contemporaneo

27 ottobre 2016 | Mausoleo di Monte del Grano, Roma

INVITO _|_ COMUNICATO STAMPA_|_GALLERY_


Nell’ambito della prima edizione di Rome Art Week – manifestazione artistica a cadenza annuale, nata per dare nuova linfa alla promozione e produzione dell'arte contemporanea della Capitale – sguardo contemporaneo ha presentato La Pancia del Monte, intervento performativo dell’artista Sara Basta ideato per il Mausoleo di Monte del Grano.
Con la performance La Pancia del Monte, l’artista romana si è inserita all’interno di un antico mausoleo del II secolo d.C., conosciuto sin dal Medioevo con il nome di 'Monte del Grano' e celato sotto una collinetta di alberi di olivo, all’interno del parco pubblico di Piazza dei Tribuni, nel quartiere Quadraro di Roma.
Nei giorni precedenti la performance, l’artista romana ha frequentato il quartiere e il parco che ospita il Mausoleo, dove ha avuto modo di innescare un dialogo con gli abitanti chiedendo loro di immaginare cosa possa celarsi all'interno del monumento Monte del Grano, abitualmente chiuso al pubblico.
Durante la performance l’artista, al centro della camera sepolcrale e disponendo soltanto di una luce per disegnare, ha ripercorso le tracce di quel processo d'immaginazione collettiva innescato prima dell’entrata nel mausoleo, grazie alle testimonianze delle diverse persone coinvolte.

Il progetto è stato realizzato grazie alla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, che ha concesso l’apertura del Mausoleo di Monte del Grano.

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Sara Basta (Roma 1979), vive e lavora a Roma. Nel 2005 si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma. Nel 2012 si specializza in video fotografia e “site and situation art” presso la Finnish Academy of Fine Arts di Helsinki. Ideatrice di numerosi workshop e talk dove include la partecipazione attiva di adulti e bambini nel processo creativo, valorizzando il processo del fare. Partecipa a BoCS, Residenza Artistica Cosenza (2015). Nel 2012 è vincitrice del concorso “Arte, Patrimonio e Diritti Umani” a cura di Connecting Cultures, Milano. Tra le mostre si segnala: Femminile/Maschile, Tenuta dello scompiglio (Varno, LU), progetto vincitore del bando “Assemblaggi provvisori” (2016); Abito lo spazio, Spazio Y, Spazio Nanay, smART – polo per l’arte, Roma (2016); Tiny Biennale, Temple Gallery, Roma (2015); Exodus, Centro Cultural Recoleta, Buenos Aires (2014); Lingua Mamma, con Mariana Ferratto, MAXXI B.A.S.E, Roma e The Gallery Apart, Roma (2013).