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Kiki Smith, Sculpture and Drawings

Una mostra evocativa di memorie domestiche, di atmosfere fiabesche, in uno spazio popolato da figure femminili, fiori, rami, uccelli, piccoli simboli di un'intimità quotidiana. E' questa l'esposizione che Kiki Smith presenta alla Galleria Lorcan O'Neill fino al 25 novembre prossimo. Sculture, disegni, gioielli realizzati con le tecniche e i materiali più vari, in cui l'artista affronta il tema dell'identità, degli stereotipi sessuali, dello spirito e del corpo femminile, indagandone la fragilità e la vulnerabilità.

Occupano lo spazio della galleria due grandi sculture di donne, monumentalizzazione degli stereotipi femminili codificati dal mito, dalla favola, dalla storia e dallo sguardo maschile. In Singer una piccola donna in tailleur ha in mano un mazzo di fiori mentre con l'altra sembra evocare un tipico saluto istituzionale, alludendo magari ad un suo ruolo politico e sociale. SearchMessenger e in molte opere grafiche come Visitation of the Bird IIStill Flowers e Beannacht. Queste ultime, realizzate su carta nepalese, sono caratterizzate da un'intensa luminosità e da un tratto lieve che sembra quasi svanire, ad evocare qualcosa che giunge a noi solo attraverso il ricordo. Emblematica a questo proposito è la rappresentazione di sedie vuote che rivelano forse la nostalgia per qualcosa che non c'è più, in un continuo scambio tra presenza e assenza. è una giovane in sottoveste, nella sua posizione in bilico, rappresenta la transizione dalla fanciullezza alla maturità, i cambiamenti del corpo e dello spirito, probabilmente incarnato dal piccolo uccellino che si posa sulla sua mano e che ritroviamo nell'opera


Still Flowers (2008), courtesy Galleria Lorcan O'Neill

Come le figure femminili rappresentate, anche noi proviamo la sensazione di trovarci in bilico: varcando la soglia della galleria, accediamo all'interno di uno spazio pubblico ma che improvvisamente diventa privato. Sembra di entrare nella sfera intima di quelle donne condividendone memorie ed emozioni, magari lasciando emergere parti di noi mai rivelate. «L'arte è rivelazione e annunciazione» secondo l'artista, un concetto che emerge anche dalla scultura in bronzo che occupa il secondo spazio della galleria, intitolata appunto Annunciation, una figura anonima che con la mano destra sembra salutare qualcuno o qualcosa che è all'esterno, forse una luce capace di illuminare una nuova identità femminile.

Carmela Rinaldi


 

Kiki Smith - New Works
Dal 23 settembre al 25 novembre 2010
Galleria Lorcan O'Neill, Via Orti D'Alibert 1/E - Roma
www.lorcanoneill.com

 

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