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Passeggiando lungo Via Quattro Fontane a Roma, a ridosso del Complesso Monumentale di San Carlino, ci si può imbattere, facendo un po’ di attenzione, in una piccola porta di legno aperta su strada: la sensazione, passando lì davanti, è quella di una bottega, di un luogo dove ancora qualcuno si sporca le mani, forse per l’odore del legno mischiato a quello più forte dell’ umido, tipico di un ambiente chiuso e sotterraneo. All’inizio, entrando, ho pensato di aver sbagliato … cercavo una galleria d’arte, mi sembrava di essere nella sala d’attesa di uno studio legale: un corridoio, quadri appesi ai muri, un divanetto e di fronte una scrivania con il pc acceso. Per fortuna poi, una giovane donna lì seduta, presentandosi, mi ha tolto ogni dubbio: «Buonasera, io sono Stefania Tondinelli, benvenuta nella mia galleria». L’impatto che ho avuto di questo spazio, devo essere sincera, non è stato dei migliori, forse abituata alla moda di luoghi asettici e minimal, mi è sembrato fin troppo eclettico e disordinato, pieno di tele a terra, quadri appesi, grandi e piccole sculture posizionate come sopramobili, quasi un deposito di un piccolo museo. Per fortuna una freccia sul muro indicava la strada giusta da percorrere, prima uno stretto corridoio, poi a sinistra, poi a destra … la sorpresa è stata scoprire che ciò che mi circondava all’entrata erano soltanto lasciti di mostre precedenti, omaggi di artisti, opere acquistate nel tempo e che soltanto ora mi trovavo nel cuore della galleria.

Annemarie Murland, Drygate (2010)

Una sala enorme, alle pareti, rigorosamente bianche, Oriente e Occidente a confronto: pittura e disegno, materia e struttura. Due Mondi agli antipodi e cinque giovani artisti chiamati a rappresentarli, (ponte-) speranza di una convivenza possibile, di una distanza (culturale e non) colmabile, di una somiglianza che, nonostante le differenze, risulta sempre più chiara perché in fondo, ricordiamolo sempre, «noi siamo l’altro»: Yusuf Arrakal (India), Aihara Misa (Giappone), Annemarie Murland (Scozia), Teresa Picornell (Spagna), Louis Schiavo (Corsica). Ricordo inoltre che la Galleria Tondinelli ha organizzato la mostra Oriente e Occidente. Espressioni di Arte Contemporanea in occasione della Giornata del Contemporaneo promossa dalla AMACI (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani) che si svolgerà il prossimo 9 ottobre (giorno di finissage della collettiva romana) con laboratori, eventi e conferenze gratuiti in tutto il territorio nazionale (per maggiori informazioni visitare il sito internet www.amaci.org).

Marta Brunori