a cura di Sguardo Contemporaneo
dal 5 al 16 ottobre 2010
Galleria Whitecubealpigneto, Via Braccio da Montone 93 - Roma
In occasione della rassegna CIAO PIERPA' 2010 organizzata dal Municipio Roma 6 Sguardo Contemporaneo, in collaborazione con la Galleria Whitecubealpigneto, ha presentato un progetto espositivo coinvolgendo tre artisti in un confronto con Pierpaolo Pasolini, la sua memoria e i suoi luoghi.
Gli artisti, attivi nel panorama romano, hanno interpretato gli stimoli e le suggestioni della produzione cinematografica, letteraria e poetica dell’autore, rielaborandoli con un linguaggio personale.
Il programma della manifestazione si è suddiviso in due momenti:
Dal 5 al 12 ottobre Luigi Avantaggiato e Andrea Papi hanno aperto l'evento con immagini che ripercorrono i paesaggi pasoliniani tra solitudine e marginalità. Andrea Papi va alla ricerca di luoghi “altri”, spazi anonimi e terreni abbandonati, accostando brani scelti dalla raccolta Poesia in forma di rosa (1964) a immagini fotografiche che cercano di evocarne lo stato d’animo.
Punto di partenza per Luigi Avantaggiato sono invece i luoghi dei “ragazzi di vita” pasoliniani, come la zona dell'Aniene e di Pietralata. A distanza di decenni, Luigi è tornato in quegli ambienti testimoniando una nuova realtà: la desertificazione descritta da Pasolini ha lasciato posto a un altro tipo di “degrado”, quelle delle autodemolizioni e delle zone urbane circostanti.
Alessio Fralleone ha proseguito l'evento con un progetto in estemporanea realizzato la sera stessa dell’inaugurazione (13 ottobre). In aderenza con il progetto del Municipio Roma 6, l'artista ha indagato il personaggio di Pier Paolo Pasolini anche attraverso spunti tratti dal film Salò o le 120 giornate di Sodoma. L’ultima opera del regista, uscita postuma nel 1975, non è altro che una grande metafora del Potere che manipola il corpo riducendolo a cosa e annullando la personalità stessa dell’uomo; è inoltre una critica al consumismo di massa e all’omologazione del Popolo che perde coscienza di sé, divenendo indifeso e arrendevole.
Alessio, in linea con i lavori precedenti il cui soggetto principale è il Corpo, ha coinvolto il pubblico in evento unico di pittura performativa realizzando in estemporanea dipinti di grandi dimensioni: facendosi guidare dal suo flusso creativo è intervenuto su fogli di carta lucida di formati variabili.
Un foglio, un’opera a sé unica e individuabile, ma allo stesso tempo solo un “pezzo” di un dipinto più grande.
Scarica il testo Luigi Avantaggiato e Andrea Papi: partire da Pasolini per arrivare alla fotografia