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Marinella Senatore - Coming soon


It looks like (2009)

Recentemente vincitrice di premi che ne testimoniano la conferma a livello internazionale (Premio Terna 03, Premio New York 2010-2011 e finalista per il Premio Furla 2011), Marinella Senatore presenta per la prima volta negli spazi dell’Ex Elettrofonica alcuni scatti provenienti da progetti ben più complessi prodotti negli ultimi anni.
Coming soon
è un titolo che, come scrive Beatrice Bertini nel comunicato stampa della mostra, ben raccoglie il senso di lavori sospesi all’interno di atmosfere rarefatte e indefinite, dove il debito verso il linguaggio cinematografico è più che evidente.
Filo conduttore – come nella maggior parte dei lavori dell’artista – è la luce, elemento estetico e significante che costruisce con abilità una narrazione delle immagini
sospesa, frammenti di racconti appena accennati che attendono lo spettatore per essere conclusi.
È una luce artificiale costruita con sapienza, che trova evidenza nella ‘impercettibile’ installazione site specific creata per la galleria (provate a indovinare dove sia…) e che rivela gli studi di direzione della fotografia presso la Scuola Nazionale di Cinema, una full immersion nell'illuminazione cinematografica e teatrale sotto la guida di Giuseppe Rotunno, ‘la luce’ in molti film di Fellini e Visconti.


Coming Soon
, Ex Elettrofonica - installation view della mostra

Ma l’aspetto più interessante è che spesso i lavori fotografici, le installazioni o ancor più i film di Marinella Senatore rappresentano il prodotto finale o la testimonianza in fieri di progetti ben più articolati che prevedono la partecipazione di intere comunità, immergendosi nella memoria e nel tessuto sociale locale con il quale di volta in volta l’artista si confronta.
Così in It looks like (2009) gli scatti in mostra provengono da un lavoro realizzato in Spagna per la costruzione ‘collettiva’ di una macchina della pioggia in puro stile cinematografico anni 50; in Own double entry (2009) invece grazie alla partecipazione diretta della comunità locale, nell’area tra Ávila e Salamanca (famosa per l’allevamento di cavalli) è stato creato un vero e proprio set cinematografico per riprodurre una notte artificiale, un racconto sospeso che evoca memorie del luogo.
Lavori che, tuttavia, conservano sempre una loro ragion d’essere estetica, una bellezza formale; come afferma l’artista in una recente intervista:

«Diventa poi un dovere politico per me che l’opera venga realizzata e i dati estetici, che sono iscritti nel film, siano la testimonianza che c'è un modo in cui il film (o l’installazione, la fotografia, o qualunque altro lavoro finale) può raccontare le relazioni umane che lo hanno prodotto.
Il risultato è sempre più il punto d’arrivo di un’attività ben più dinamica, frutto della cooperazione con un pubblico sempre più vasto che viene coinvolto come attore, co-autore, tecnico, e dove il valore della condivisione di un’esperienza è più rilevante che quello di una mera scelta stilistica. Anche per questo non presento dei prodotti finiti, ma opere che rilanciano all’osservatore la possibilità di essere completate
».
(dall’intervista a Marinella Senatore di Costanza Meli per www.succoacido.net)


Own double entry (2009)

Marinella Senatore ama spesso definirsi ‘un’attivatrice di processi’ dove l’autorialità viene condivisa con tutte le persone coinvolte: studenti di accademie ma soprattutto le comunità locali chiamate a raccolta attraverso veri e propri casting in qualità di attori, comparse, tecnici ma anche produttori (come nel progetto Horizonte de sucesos realizzato nel 2007 a Cuenca: per produrre un video viene promossa la campagna di microcredito 1 € TO BE A PRODUCER alla quale aderiscono oltre 900 abitanti della città, diventando di fatto produttori esecutivi).

Il dottorato di ricerca in Public Art presso l’università di Castilla-La Mancha, e la docenza in Video e Fotografia che porta avanti in questa università come in quella Complutense di Madrid, si intrecciano indissolubilmente alla visione di un’arte pubblica intesa come relazionale, termine esploso negli anni ‘90 con le teorie di Bourriaud ma che oggi sembra acquisire un significato diverso, di un'arte che si fa realmente piattaforma di scambio attraverso la creazione di esperienze condivise la cui durata si protrae oltre il confine del singolo progetto.

Valentina Fiore


Marinella Senatore - Coming soon
a cura di Beatrice Bertini
dal 16 dicembre 2010 - 16 febbraio 2011
Ex Elettrofonica - Vicolo Sant’ Onofrio 10, Roma
www.exelettrofonica.com

 

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