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Zaelia Bishop - Il terzo inverno. Brevi racconti sul naufragio


Portraits After Great Pain
(2011), Courtesy Galleria Ingresso Pericoloso

In una delle sue poesie più belle Borges ha scritto: «Niente viene edificato sopra la pietra, tutto sopra la sabbia, ma il nostro dovere è di edificare come se fosse pietra la sabbia» (da Frammenti di un Vangelo Apocrifo).
Nel Terzo Inverno di Zaelia Bishop la crudele quanto fragile stagione che separa la fanciullezza dal mondo adulto viene parzialmente recuperata dall’erosione del tempo, popolandosi di un universo cristallizzato, denso di simbologie.
Un limbo alla deriva edificato sopra la sabbia e abitato da elementi fragili, fossili e pre-fossili che presto sabbia diventeranno, o torneranno ad essere.
E’ la terza tappa di un progetto più ampio (I Diari dal Dedalo) che si sviluppa in tre stanze, tre pause di un percorso a spirale verso un finale aperto, ma inevitabilmente entropico.

Nella prima camera la serie Portraits After Great Pain (2011) mostra naufraghi senza certa identità i cui fotoritratti iniziano ad essere inghiottiti da fossili, le loro pagine biografiche cancellate dalla combustione del tempo come testimoniano i grandi libri ‘altari’ posti sotto ciascun ritratto.
Sembrano personaggi a margine di una cronologia sbiadita, a metà strada tra suggestioni autobiografiche e biografie immaginarie, un ‘crocevia’ importante per l’artista e che torna in molti suoi lavori.

Anche nella seconda sala oggetti più o meno autobiografici vengono assemblati per creare Scatole della Maledizione (2011), contenitori alchemici, enigmatiche reliquie che fanno da contrappunto alle tre ‘teche-altare’ ispirate ai Funerali di Antinoo, tema già percorso in passato dall’artista ed emblematico nel suo essere un mito di eterna adolescenza. La prematura morte di Antinoo, fanciullo amante dell’imperatore Adriano, è stata spesso letta come un estremo sacrificio di amore: un gesto di radicale abbandono e rinuncia che può avvicinarsi al complesso concetto di dépense (dispendio) di Georges Bataille, attraverso il quale oltrepassare il simulacro dell’utile per addentrarsi in una dimensione altra che è liberatoria ma anche oscura, ignota.


sx:
Extinguish me (2011); dx: Terza Scatola del Sonno (2011); Courtesy Galleria Ingresso Pericoloso


I riferimenti che orbitano intorno all’immaginario di Zaelia Bishop sono molteplici, colti, stratificati, difficili spesso da cogliere; si respira un’estetica debitrice delle avanguardie dada e surrealiste, in particolar modo di Joseph Cornell e le sue boîte.
Ma soprattutto è un immaginario denso di rimandi al mondo letterario, un riferimento che tradisce studi  non tanto artistici quanto letterari e filologici (dai quali probabilmente emerge la propensione alla meticolosa cura del dettaglio).

L’ultima parte del progetto espositivo, la Sala della combustione, è un’ installazione site specific di pastelli carbonizzati e piccoli talismani all’interno della quale, come scrive il curatore Francesco Paolo del Re nel bel testo introduttivo alla mostra «… lo spettatore, dopo il passaggio del fuoco, si trova immerso in un geode di pareti irte di artigli, dentatura necessaria alla lacerazione dell’involucro dell’adolescenza nella direzione imprecisata di un passaggio di stato e di condizione, senza punti cardinali per cartografare un altrove».


Sala della combustione - dettaglio (2011); Courtesy Galleria Ingresso Pericoloso


Dopo un’informale quanto interessante chiacchierata con l’artista e il curatore mi sono chiesta quanto l’arte contemporanea sia capace oggi di raccontare in modo incisivo inquietudini e urgenze senza sfociare nell’attualità, o il mero documentarismo.
I ‘diari’ di Zaelia Bishop credo abbiano questo difficile pregio: riuscire ad attraversare con poesia e bellezza inquietudini e nostalgie sotterranee, ma ben radicate nel nostro tempo.

Valentina Fiore


Zaelia Bishop - Il terzo inverno. Brevi racconti sul naufragio
a cura di Francesco Paolo Del Re
dal 17 febbraio al 14 aprile 2011
Galleria Ingresso Pericoloso - Via Capo D'Africa 46
www.ingressopericoloso.com

 

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