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Editoriale | Maggio 2011

 

Francesco Ciavaglioli, Tondo grigio (2009)

Francesco Ciavaglioli (1983) nasce ad Avezzano e si diploma all'Istituto d'arte F. Muzi di L'Aquila, per poi proseguire la sua formazione presso l'Accademia di Belle Arti di Perugia, dove attualmente vive e lavora. La sua produzione artistica spazia dal disegno alla grafica, dalla pittura alla fotografia, tuttavia la cifra stilistica dell'artista rimane sempre riconoscibile: le sue visioni emergono elegantemente dai supporti utilizzati, evocando il reale con forte poeticità.


Mentre su Wikipedia la biografia di Bin Laden è già aggiornata ai nuovi fatti di maggio e si costruisce l’epilogo di un decennio illustrato da eventi mediatici e visioni apocalittiche, mentre imperversano nel web le mitologie sul sisma che avrebbe dovuto distruggere Roma giorni fa e sulla fine dei tempi secondo il lungo computo Maya, la sensazione diffusa di incertezza e precarietà non trova più un volto chiaro con cui esprimersi. In Questo Paese che, come ha scritto acutamente Daverio, facciamo fatica a chiamare col suo nome - quasi a voler rimarcare la contraddizione di una cultura millenaria stordita dall’effetto censorio dell’eccesso di informazione ma ancor più dall’informazione adulterata dal gossip  - in questo Paese, l’incertezza ha un volto ammiccante, rassicurante, come a dire che alla fine tutto si risolve.

(Ma come si fa?)

Mentre lo Stato italiano acquista oculatamente crocefissi michelangioleschi e finanzia musei extraterritoriali, ‘inaugurati’ solo una volta esploso il caso mediatico, mentre il clima culturale diventa, più che altro, boreale, noi riflettiamo. Se il giro di vite sulla cultura avanza, si apre anche la quarta edizione di The Road to Contemporary Art che trova un habitat favorevole in una metropoli dove i nuovi spazi istituzionali dedicati al contemporaneo hanno preso vita da un anno a questa parte, contribuendo a restituire ossigeno anche al circuito galleristico privato.

Il nostro giro per le gallerie ha per questo mese fatto tappa in cinque spazi espositivi: Ex Elettrofonica, Fondazione Volume, Galleria Maria Grazia Del Prete, S.A.L.E.S. ed infine 1/9 unosunove. La rubrica Reflexioni, alla sua seconda puntata, torna nuovamente alle Officine Fotografiche dove è indagato il rapporto tra l’Africa fotografata e l’Africa che fotografa; a seguire la rubrica di Lino Strangis, spazio di riflessione su arte ed estetica. Tra gli speciali del mese l’intervista a Canevari e ovviamente non poteva mancare uno ‘sguardo’ al dietro le quinte della fiera d’arte contemporanea di Roma, con tanto di pagellone.
Vi auguriamo come sempre una buona lettura.

Eleonora Capretti

 

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