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C.A.R.M.A. (Centro d’Arti e Ricerche Multimediali Applicate)

Effettivamente l’evento di apertura del C.A.R.M.A (Centro d’Arti e Ricerche Multimediali Applicate) è terminato il 18 dicembre, due giorni prima dell’uscita del nostro numero, ma ritengo sia doveroso parlarne ugualmente. Si tratta di un centro, ospitato presso gli spazi della sede nazionale dell’Associazione internazionale A.I.A.S.P., fondato dal gruppo curatoriale “Le Momo Electronique” e il “Daimon Studio”, in cui collaborano curatori, artisti, studiosi, ovviamente legati tra loro dalla comune passione per le arti multimediali e, a livello più ampio, alla ricerca su forme e contenuti delle espressioni artistiche odierne. In occasione dell’inaugurazione del centro è stata allestita, in anteprima mondiale, la video installazione multicanale di Lino Strangis dal titolo Sentieri Incrociati n.1… Lost Ways in Africa (di recente inserita dal critico Marco M. Gazzano nel work in progress internazionale Tower Of Peace, al quale hanno preso parte molti tra i maggiori autori della Video Arte) e l’opera del maestro Nam June Paik intitolata Sixtina electronique/Spring Fall. L’opera del maestro Paik è stata proiettata su un telo da proiezione con un televisore al lato sinistro del telo, come dettato dal maestro, mentre la videoinstallazione di Strangis consta di quattro televisori, recuperati nell’ambito del progetto Ricicli Catodici ideato da Lino Strangis e gestito da C.A.R.M.A. e A.I.A.S.P, una videoproiezione, e un’affascinante accostamento di statue e tessuti africani, sia a terra che sulle pareti, a ricreare quel calore e quei colori tipici della Savana africana. Le due opere, anche se molto distanti nel tempo, pensiamo che la video installazione di Nam June Paik è del 1986, mentre quella di Lino Strangis è di quest’anno, restano sulla stessa linea d’onda, soprattutto tematico: un flusso. Un flusso continuo di immagini in mutazione: TG, spazio, pesci, contrasti di colore, di forme, le famose distorsioni, che hanno contraddistinto lo stile di Paik sin dal principio, e dal lato opposto della stanza un giovane artista dialoga con il Maestro creando una cascata di immagini, colori e spazi, montati dividendo lo schermo o facendole sfrecciare come se ci trovassimo in un labirinto, un po’ come in “Snake”, il giochino della Nokia! L’inaugurazione dell’evento ha visto la partecipazione di diversi artisti, con performance live: improvvisazione sonora di Stereocilia Project (Filippo Torre, Sami Rahal e Lino Strangis), non solo ma è stato possibile ascoltare in anteprima una selezione di brani di musica elettronica estratti dalle produzioni degli artisti dell’etichetta nascente Carma Records. In occasione dell’evento è partito il progetto Libero ingresso creativo che prevede di accogliere nello spazio d’ingresso del Centro le più varie proposte di creativi: aspiranti artisti o semplici amatori, le quali saranno archiviate e monitorate dai curatori del Centro alla ricerca di eventuali nuove proposte. Spero vivamente che il C.A.R.M.A. diventi la soluzione alla necessità di aggregazione di individui, gruppi e intenti creativi di ricerca e condivisione, che sia finalmente una  risposta al bisogno di promuovere forme e linguaggi d’arte indipendenti e al contempo diffondere una cultura di fruizione consapevole dell’arte contemporanea attraverso eventi, mostre, concerti, corsi, workshop, conferenze e altro. A questo proposito vorrei fare un piccolo appunto sulla conferenza, che si è tenuta venerd́ 18 Dicembre in occasione del finissage della mostra di apertura del C.A.R.M.A, dal titolo Le metamorfosi della video arte… Dagli anni ’60 ad oggi. Sono intervenuti il Professor Marco Maria Gazzano, uno dei maggiori esperti europei della materia, affiancato dalla giovane curatrice (coordinatrice del gruppo Le Momo Electronique) Veronica D’Auria segnando un breve excursus storico dalla nascita di queste forme d’arte negli anni ‘60 fino alla situazione attuale, strettamente legata alla diffusione e alla evoluzione dei sistemi di produzione digitale. Direi che sentiremo parlare presto e ancora di C.A.R.M.A.

Chiara Ciucci Giuliani


 

EVENTO DI APERTURA C.A.R.M.A. (Centro d’Arti e Ricerche Multimediali Applicate)

a cura di Veronica D'Auria

dal 4 al 18 dicembre 2009

C.A.R.M.A., A.I.A.S.P., Viale Irpinia 50 - Roma

http://carma.qblog.it/

 

 

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