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David Cerny – Le provocazioni continuano

The Solo Show   è intitolata la mostra dedicata dalla CO2 Contemporary Art, al controverso e discusso scultore cecoslovacco David Cerny (1967).  E' alla sua prima personale in Italia e di certo non smette di far scalpore neanche qui. Impossibile rimanere indifferenti alle sue installazioni. Molto conosciuto per le sue numerose provocazioni, è diventato famoso nel 1991 quando ha dipinto di rosa un carro armato sovietico, ridicolizzando il simbolo della liberazione sovietica dal secondo conflitto mondiale. Questo gesto non è stato tollerato e ha provocato l'arresto immediato dell'artista. Per celebrare i vent'anni dalla caduta del muro di Berlino, Cerny ha selezionato le opere, che pur nella loro crudeltà, cercano di sdrammatizzare. L'anno 1989 è stato importante anche per il suo paese, la Repubblica Ceca, che festeggia i vent'anni dalla caduta del regime comunista cecoslovacco. L'artista stesso infatti, ha vissuto in prima persona la Rivoluzione di velluto ( sametová revoluce  ). Il percorso espositivo alla CO2 si apre con il lavoro più celebre dell'artista, intitolato ironicamente  SHARK  , opera del 2005 presentata alla Biennale di Praga. Lo stesso titolo rimanda all'opera di Damien Hirst che ha decretato la sua fama, ovvero, “The Physical Impossibility of death in the mind of Someone Living” (L'impossibilità fisica della morte nella mente di qualcuno che vive). Al posto dello squalo di Hisrt, David Cerny rinchiude in una vasca riempita di formaldeide, il corpo, con tanto di cappio al collo, di Saddam Hussein. Una  diabolica provocazione nei confronti del soggetto, rielaborata attraverso l'idea geniale del collega britannico. Ognuno di noi da bambino è rimasto affascinato da quei carrelli girevoli con esposte custodie trasparenti, contenenti pezzi di plastica di vario genere, da ricostruire seguendo un'immagine guida. L'artista ripropone i  KITS  , sculture che richiamano esattamente quei giochi, in una scala molto più grande. E' possibile quindi ricostruire, in questo caso solo mentalmente, l'immagine di una rock star o di Gesù Cristo, con anche corona di spine annessa. Un'ulteriore polemica, questa volta mirata contro la commercializzazione di questi giochi? Lasciamo le risposte aperte. L'esposizione si conclude con una serie di piccole miniature in bronzo e in marmo disposte sul pavimento, chiamata  SMALLNESS  . Queste piccole sculture hanno  portato alcuni visitatori presenti al vernissage, a usare lenti di ingrandimento per comprenderne le forme. Queste le sculture che vengono presentate in Italia, ma tante altre sono le provocazioni con le quali si è cimentato. Ha scritto infatti un libro intitolato  The Fucking Years  , nel quale ha quantificato gli anni trascorsi come scultore con la quantità di sperma utilizzata (30 litri). Un gesto alquanto bizzarro, ma divertente.  All'inaugurazione ho potuto intravederlo, rigorosamente vestito di nero, sembrava una vera rock star anni '90. Per il suo “show” a Roma David Cerny si presenta coś e se gli chiedete come vede se stesso, lui risponde: “Spero di poter dire, alla fine della mia vita, di essere stato un buono scultore”. Una mostra singolare che consiglio vivamente di vedere.

Simona Merra

 


The Solo Show - David Cerny

a cura di Maria Letizia Bixio

dal 21 novembre 2009 al 27 febbraio 2010

CO2 Contemporary Art, Borgo Vittorio 9/b - Roma

www.co2gallery.com

 

 

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