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Ali Kaaf - Eclipse

Ali Kaaf  Eclipse Galleria Marie-Laure Fleisch  La stagione espositiva della galleria Marie-Laure Fleisch, spazio che si è distinto fin dagli esordi   per l'attenzione rivolta alle opere su carta, apre presentando al pubblico la personale 'Eclipse' del trentaduenne artista siriano Ali Kaaf.  Il suo percorso formativo, dall'Università di Beirut in Libano alla frequentazione dei corsi di Marwan e Rebecca Horn presso l'Accademia delle di Belle Arti di Berlino, passando per l'assegnazione del premio DAAD per giovani artisti stranieri, conferma quella congiunzione di visioni ed esperienze artistiche e personali che contaminano questi raffinati lavori su carta. Astrazione, Figurazione, Forme, Materia, tutti i tropi che la sottoscritta ha messo in campo per  indagare più a fondo tra la cellulosa delle sue opere, sono stati prontamente accantonati da Ali, che, con un sorriso calmo e spiazzante, sottolinea i punti di partenza della sua ricerca: in primis le sue origini, la lingua e la poesia sufi. L'artista sottolinea l'uso della carta, come semplice ed immediato supporto di una ricerca che, attraverso il carboncino, la grafite, l'inchiostro, i pigmenti e il nastro adesivo, non volge al raggiungimento di una qualche mistica astrazione, ma all'individuazione di una mancanza.  Tuttavia, si tratta di una mancanza che crea, di una dimensione che si dischiude nella labile materialità di quel supporto, di un corpo che cerca il suo abito, di un vuoto che, solo momentaneamente, si riversa nella materia. Il lavoro di Kaaf si colloca al limite tra universi opposti e, nello stesso tempo complementari  ,  l'eclissi è rappresentativa di questo stato, ' un raro momento di incontro e di lotta'. Oltre alle opere su carta, l'artista presenta un video, Ras-Ras, concepito tra Beirut e Berlino e girato utilizzando fotografie in bianco e nero in combustione. Il fuoco cancella i volti dei protagonisti, irriconoscibili, pian piano risucchiati da un'altra dimensione, quella vuota e immateriale dello sfondo. L'estetica forte e raffinata di Kaaf oscilla tra queste dimensioni 'ultime', non raggiunge forme di astrazione o figurazione fini a se' stesse, vede questi due mondi scivolargLi tra le mani. La visione delle sue opere permette ugualmente allo spettatore di sostare su quella linea che, come nelle eclissi, divide gli emisferi opposti, e di seguirne inconsciamente la traccia.  ''Il mio luogo è il senza luogo, la mia traccia è la non traccia'' ( verso tratto da 'Io non sono' poesia sufi).

Nicoletta Guglielmucci


Eclipse

dal 6 Ottobre al 5 Dicembre 2009

Galleria Marie-Laure Fleisch,  vicolo Sforza Cesarini 3A - Roma

www.galleriamlf.com

 

 

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