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Arsenale Novissimo - Spazio Thetis

Per chi ha in programma una visita alla 53.Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia raccomando l’esperienza di traghettare (entro e non oltre le 16,30!!) dalla sede dell’Arsenale, dove Caronte vi attenderà appena prima del Padiglione Italia, alla sponda opposta che accoglie alcuni degli eventi ‘collaterali’ previsti per quest’ultima biennale.  Arsenale Novissimo - Spazio Thetis   il nome del sito, un progetto di archeologia industriale portato avanti dalla Thetis S.p.A., una società d’ingegneria nata appositamente con lo scopo di recuperare la zona ‘Arsenale’ e che, negli anni, si è distinta per aver accolto nei suoi spazi i lavori di artisti contemporanei, da sempre promotrice di creatività ed intuizione. All’interno dei capannoni che circondano l’area si trovano dislocati gli eventi; una delle mostre collettive, ‘The fair society - Pabellon de la Urgencia’, è un progetto della regione autonoma spagnola Murcia, che si trova tra Andalusia e Valencia, che affronta un tema di chiara attualità: i curatori hanno chiesto agli artisti invitati di illustrare, attraverso un’opera, cosa significasse per loro la ‘società della paura’, ovvero quella società in cui oggi viviamo. L’ ’urgenza’ (che dà il nome al padiglione) sta proprio nell’individuarla, per prenderne coscienza e per reagire insieme. Per questo sono stati interpellati artisti provenienti da tutto il mondo: Tania Bruguera, Goldiechiari, Alfredo Jaar sono solo alcuni dei nomi presenti. Un’altra collettiva è ‘Unconditional Love’, un progetto che risponde a tono al precedente, volendo dare, anche qui con l’intervento di artisti di nazionalità diversa, molteplici letture dell’essenza di un amore ‘incondizionato’, di un sentimento cioè, che non è limitato da alcuna riserva e a cui ci si abbandona disinibiti. Particolarmente interessante l’anteprima del nuovo video del collettivo AES+F (composto da Tatyana Arzamasova, Lev Evzovich, Evgeny Svyatsky, Vladimi Fridkes), ‘The Feast of Trimalchio’, una rivisitazione postcontemporanea della famosa ‘cena di Trimalcione’, raccontata nel XXIX capitolo del Satyricon (Petronio, I secolo d. C.). La satira pungente della società romana sotto Nerone è stata aggiornata per l’occasione e trasposta in un hotel di lusso  all inclusive  , in cui si mescolano avventura e rischio, sesso e sfrenata opulenza, un mix sinestetico altamento suggestivo per gli occhi e per la mente.  All’interno di altri due capannoni troviamo l’imperdibile mostra dell’artista belga Jan Fabre, che in occasione della 53. Esposizione Internazionale d’Arte presenta cinque  tableau   sculturali estrapolate dall’installazione ‘From the Celler to the Attic - From the Feet to the Brain’, realizzata per il Kunsthaus Bregenz (KUB) nel 2008. Un’ ‘opera d’arte totale’ che ripercorre, in modo originale e del tutto visionario, la dissezione dell’organismo umano (i piedi, il sesso, la pancia, il cuore, il cervello), i meccanismi del corpo come metafora dell’esistenza.

Marta Brunori


La Biennale di Venezia

53° Esposizione Internazionale d’Arte

Spazio THETIS Nuovissimo Arsenale

www.thetis.it

 

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