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OVERLOOK. Veronica Montanino

OVERLOOK. La prima personale romana di Veronica Montanino presso la Artsinergy gallery è stata interessante. Articolata in cinque micro unità  presenta il lavoro di una giovane artista che costruisce un personalissimo linguaggio in cui l’aspetto concettuale convive con quello iper - decorativo.  A voler definire le sue opere si potrebbe prendere in prestito il tanto oggi diffuso aggettivo neo- pop, in cui il colore diventa elemento predominante nella definizione delle forme. Lei stessa sostiene: “ per l’uomo…. il colore non è letteralmente vita, ma è la rappresentazione di un’idea-immagine della vita. Il colore subisce questa trasposizione ad opera dell’uomo: da funzione ad espressione, da materia a non materia, da realtà a idea”. Seguendo l’iter espositivo, lo spettatore si troverà più volte coinvolto in uno spazio fluido e privo di centro creato con le installazioni site- specific: nella prima sala, una grandissima sfera di plastica trasparente, contenente oggetti appartenenti alla quotidianità, costituisce una sorta di “globo della memoria”, in cui sembrano fluttuare ricordi personali e collettivi. Già qui si annuncia una tendenza all’accumulo (anche un raccogliere e un archiviare), concretizzata più avanti sul muro del corridoio dove una sottile mensola sorregge decine di oggetti e giocattoli completamente verniciati di nero. Abbiamo davanti una accumulazione ordinata e pulita: gli oggetti sono privati dalla loro funzionalità, non possono essere utilizzati, essendo stati trasformati in elegante materiale da esposizione. Ecco l’elemento perturbante. Lo spettatore perde ogni familiarità con gli oggetti, questi sono stati ridotti a monocromi ma restano riconoscibili: le loro immagini si ricompongono e riacquistano i colori nella mente di chi guarda.  Continuando, nella terza sala, si approda in un ambiente completamente diverso, invaso da una decorazione psichedelica in cui un universo pop contiene sagome umane (rigorosamente nere, come le opere esposte nel corridoio) e coloratissime galassie puntiformi. All’immobilismo della stanza precedente si oppone un movimento fatto di cerchi e ed elementi vorticosi. Il percorso si conclude con una situazione del tutto differente, si entra in una sala immersa nell’oscurità in cui il pavimento è ricoperto da stampe che rappresentano i giochi da tavolo più conosciuti (Risiko, il gioco dell’oca, etc…); qui lo spettatore ha la possibilità di camminare attraverso l’area installativa.  Con questa mostra capiamo come l’arte della Montanino voglia fornire una rappresentazione alternativa della realtà, non semplicemente una evasione. L’artista dice di essere interessata “ad una realtà penetrata dall’invenzione, dalla dimensione fantastica. Dagli accostamenti inediti. Dall’arbitrarietà della composizione. Da una bellezza ingenua e ludica che, essendo qualcosa di difficilmente esperibile nella vita reale, diventa […] un disturbo della percezione o una fantasia del possibile”. (Per chi fosse interessato a leggere l’intera intervista dell’artista consiglio di visitare il suo sito, www.veronicamontanino.com). Le opere esposte possono suggerire molte riflessioni, stimolando la nostra percezione della realtà e aiutandoci a coglierne un aspetto diverso, nuovo e divertente. L’artista parla di quotidianità, vissuto e contemporaneità in maniera “leggera” e assolutamente non superficiale.

Claudia Cavalieri


OVERLOOK - Veronica Montanino

a cura di Gianluca Marziani

dal 4 ottobre al 6 dicembre 2008

Artsinergy, dei Cartari 9 - Roma

www.artsinergy.com

www.ingressopercicoloso.com

 

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