La mostra di Odd Nerdrum presentata dalla First Galery è un'importante occasione per vedere le opere di un artista famoso nel mondo, quasi sconosciuto in Italia – l'unica sua precedente esposizione nel nostro Paese è stata a Spoleto qualche anno fa. Nerdrum dimostra, se ce ne fosse bisogno, che la pittura figurativa pụ ancora essere forma d'arte altissima se realizzata con maestria. Poche sono infatti nell'ultimo periodo le mostre della capitale che hanno raggiunto un tale livello tecnico e potenza espressiva. Nonostante siano esposti dipinti appartenenti a cicli differenti, il titolo “Dark Limbo”, scelto dal curatore, riesce comunque a esplicitare in modo efficace il senso di sospensione e l'alterità che le ambientazioni manifestano. Nelle prime due tele, “Five singing woman” e “Second Birth”, le figure rimangono ancorate al suolo nudo di un pianeta arido, non più abitato da animo umano. Al punto che l'epifania del Cristo è del tutto annullata dal suo venire dalla terra, dalle mani dietro la schiena in segno di impotenza. I quadri successivi sono dominati da campiture nere, indice di una profondità senza tempo, in cui personaggi dispersi, sciolti nella luce che li coglie, a volte spettrali nella loro solitudine -"Burning"- altre volte maggiormente coinvolti in scene ambigue -“Dissolving”- vivono un'esistenza che pare senza regole, né fisiche né morali. Il vuoto ( “void”) che li circonda, e che tutto ammanta, inghiotte la visione, moltiplica la potenza delle grandi tele, esaspera l'attesa per un cambiamento che non potrà avvenire. La difficile lettura, il non adeguarsi allo sguardo, delle opere di Nerdrum, fa della loro contemplazione un'esperienza intensa. L'opulenza barocca della sua pittura si infrange nella terribilità che esprime, nel grido strozzato delle cinque donne. Il mondo che quest'arte manifesta è più vicino a noi di quanto possa sembrare.
Roberto Teotti
Dark Limbo - Odd Nerdrum
a cura di Marco Di Capua
dal 23 maggio al 21 giugno 2008
First Gallery, via Margutta 14 - Roma