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Al museo Andersen è di scena una collettiva tutta al femminile dal titolo Autobiografia\Autoritratto. La mostra presenta il personale apporto di sei artiste al tema, subito chiaro, sviluppato durante una serie di incontri svolti nei mesi scorsi. Le opere esposte di Lucilla Catania, Marilù Eustacchio, Daniela Monaci, Elisa Montessori, Cloti Riccardi e Silvia Stucky, quasi tutte recenti, sono affiancate da splendide fotografie di Francesca Woodman.
La scelta non è certo casuale dato che l'artista americana, morta suicida nel 1981, ha esplorato nella sua fulminante carriera artistica quasi esclusivamente l'orizzonte dell'autoritratto. Le fotografie, scattate fra gli anni '70 e '80, sono all'insegna della sperimentazione, sia estetica che intima, in una continua affermazione del sé, subito negata. Il corpo nudo è usato come mezzo vitale di ricerca, rivolta in alcuni casi alla frammentazione astraente degli arti, in altri alla percezione spaziale dell'ambiente circostante. Che siano in interni vuoti o decadenti oppure in esterno, anch'esso deserto, le fotografie comunicano con un linguaggio privato, pudico nonostante la nudità. L'esibizione del corpo nasconde infatti un'oppressione latente, una ricerca continua di fuoriuscita, un dinamismo spesso visibile concretamente nell'immagine.
La sur-realtà ambigua di alcuni scatti è prova anch'essa di una riformulazione di frammenti psichici. Un mescolamento perenne che raggiunge solo in pochissimi casi uno sbocco rassicurante, come nell'autoritratto in cui esibisce il suo certificato di nascita. Difficile ma stimolante per le altre artiste rapportarsi con una tale espressività, furiosa e tragica.
Roberto Teotti
Autobiografia\Autoritratto
a cura di Laura Iamurri
dal 26 ottobre al 20 gennaio
Museo Hendrik Chistian Andersen, Via Pasquale Stanislao Mancini 20 - Roma
